Il dramma di Lee Hendrie: “Ecco perché ho tentato più volte il suicidio”

di admin
Pubblicato il 20 Maggio 2020 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA
Il dramma di Lee Hendrie: "Ecco perché ho tentato più volte il suicidio"

Il dramma di Lee Hendrie: “Ecco perché ho tentato più volte il suicidio”

LONDRA (INGHILTERRA) – Lee Hendrie, ex calciatore della Nazionale Inglese, ha raccontato a tutti il suo dramma.

Al termine della sua carriera, l’ex calciatore di Aston Villa e Stoke City si è ritrovato senza soldi per alcuni investimenti sbagliati.

Questa improvvisa povertà, dopo anni di lusso sfrenato, lo hanno fatto cadere nel baratro della depressione.

Da lì la situazione è precipitata con Hendrie che ha tentato, per fortuna senza successo, più volte di suicidarsi.

L’ex calciatore dell’Inghilterra ha raccontato il suo dramma nel corso della serie ITV “Harry’s Heroes”.

“Sono caduto in disgrazia dopo alcuni affari immobiliari fallimentari.

Non sono orgoglioso delle volte in cui ho cercato di uccidermi.

A 43 anni, gli anni d’oro della mia carriera calcistica erano già un ricordo lontano…

I miei investimenti sono andati male perché il mercato immobiliare è letteralmente crollato.

Sono caduto in una depressione profonda, quasi incurabile.

Sono finito in bancarotta e sono tutti spariti.

Non sono ancora uscito del tutto da questa situazione visto che prendo ancora antidepressivi.

La mia è una lotta continua, combatto ogni giorno.

Questi pensieri negativi non mi abbandonano mai.

Passo ancora delle brutte settimane ma sono abbastanza forte mentalmente da superarle.

Ho tentato due volte il suicidio. 

La prima nel 2010.

Mi sono fermato in farmacia, sono entrato e ho comprato delle pillole.

Sono tornato in macchina e mi sono fermato in un posto isolato.

Una volta fermo, ho ingerito tutte le pillole insieme.

Il mio è stato un gesto da vero egoista visto che ho cinque figli…

Ho deluso tutti loro con il mio comportamento.

Ricordo vagamente parti del viaggio in ambulanza.

Era tutto molto sfocato.

Era orribile.

Avevo tante preoccupazioni: ‘Vado in un reparto psichiatrico perché l’ho fatto?’ Ma soprattutto, stavo pensando, ‘Lo farò di nuovo?

Purtroppo l’ho fatto di nuovo…

Il secondo tentativo di suicidio è stato nel luglio del 2011.

Avevo divorziato da poco, per me la vita non aveva più senso, volevo farlo a tutti i costi…

Non ricordo cosa ho fatto di preciso…

So solamente che mi sono svegliato in ospedale su una macchina di supporto vitale.

Una cosa che mi ricordo molto bene è lo sguardo sconvolto della mia famiglia.

Questa è una immagine che non riesco a togliermi dalla mente e che mi fa male.

Mia madre mi disse di smetterla perché stavo facendo del male alle persone che mi volevano bene.

Ma io non pensavo a tutto questo, ero vinto dalla mia disperazione.

Sono il mio peggior nemico.

Non mi sento di meritare alcun applauso.

Ma sono orgoglioso di essere diventato qualcun altro.

Ho trovato una ottima occupazione, sono orgoglioso di lavorare per Sky Sports.

Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato a migliorare con le loro critiche costruttive.

Nonostante la cattiva stampa, sono ancora un essere umano.

Mi sforzo di fare bene questo nuovo lavoro, ma temo sempre che le cose vadano di nuovo male”.