LONDRA, INGHILTERRA – “E’ chiaro che la delusione è tanta però sono felice per dove sono arrivato. Il mio avversario ha preparato l’olimpiade in quattro anni, io in tre mesi”.
Così Clemente Russo commenta la sconfitta nella finale dei pesi massimi ai Giochi di Londra contro l’ucraino Oleksandr Usyk. “La testa – aggiunge – voleva vincere però ho trent’anni e vedevo che i miei colpi non erano incisivi. Mancavo di esplosività e lui mi ha preso sul ritmo”.
“Dedico – continua – questa medaglia a mia figlia Rosy, che ha un anno. Le avevo promesso l’oro, si dovrà accontentare dell’argento”. Ai cronisti che gli chiedono se si presenterà alle Olimpiadi di Rio, risponde con un sorriso: “Certo, le farò e le vincerò”.