Lucca Bulldog ultrà, confermata accusa associazione per delinquere

Pubblicato il 25 Ottobre 2017 - 18:03 OLTRE 6 MESI FA
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Lucca Bulldog ultrà, confermata accusa associazione per delinquere

LUCCA – E’ stata confermata dalla Cassazione l’accusa di associazione per delinquere per tredici tifosi del gruppo ultrà di destra ‘Lucca Bulldog’ che usavano la tifoseria organizzata – scrive la Suprema Corte dichiarando tuttavia la prescrizione dei reati – come “mero ‘schermo’” e, tramite violenza e minacce, “imporre la propria supremazia sugli altri gruppi di tifosi della Lucchese, sia, soprattutto, per colpire alcuni avversari politici” della sinistra.

“Tale struttura – prosegue il verdetto – apparentemente rivolta alla organizzazione del tifo, veniva in realtà strumentalizzata per porre in essere comportamenti di tipo ‘squadristico’, caratterizzati da agguati, inseguimenti ed aggressioni nei confronti degli avversari politici”.

Appartenenti al ‘Lucca Bulldog’, tra il 2006 e il 2007, ricorda la sentenza 49030 depositata oggi dalla Quinta sezione penale presieduta da Maria Vessicchelli e relativa all’udienza svoltasi lo scorso 17 luglio, hanno inseguito e picchiato selvaggiamente giovani di Lucca, uno dei quali ‘colpevole’ di aver partecipato a una “festa multietnica” dopo averli isolati, in alcuni casi inseguendoli in auto e facendoli andare fuori strada o a schiantarsi contro alberi o altri veicoli.

Ad avviso della Cassazione, dal compendio probatorio, “è emersa una struttura organizzativa, connotata dall’esistenza di un ‘capo’ pacificamente riconosciuto, Andrea Palmeri, e dalla stabilità del vincolo, essendo stato il gruppo fondato nel 1998 con finalità essenzialmente ‘sportive’, per poi orientare la propria azione nell’affermazione dell’ideologia nazifascista (come documentato dai molteplici ed eloquenti sequestri di materiale inneggiante a Mussolini e ad Hitler, di manganelli, bandiere naziste), e nell’esercizio della violenza e dell’intimidazione, sia negli stadi sia all’esterno, nei confronti dei ‘gruppi politici’ ritenuti avversari”. Gli imputati dovranno comunque risarcire le vittime dei loro agguati, alcune delle quali hanno riportato lesioni gravi come traumi cranici e fratture scomposte, perchè la Cassazione ha fatto salve le prescrizione agli effetti civili.

I ‘Lucca Bulldog’, che in curva esponevano lo striscione ‘Diffidati nessuna resa’, erano stati condannati dalla Corte di Appello di Firenze il 21 gennaio 2014 con una decisione che, sostanzialmente, confermava le pene decise dal Tribunale di Lucca il 14 gennaio 2011.

Al ‘generalissimo’ Andrea Palmeri, livornese, erano stati inflitti cinque anni e sei mesi, quattro anni e sei mesi a Giacomo Baroni e Davide Giovannetti, quattro anni a Francesco Preziuso e Adam Alexnader Mossa, tre anni a Andrea Di Vecchio, Andrea Vanni, Lorenzo Pucci e Mirko Santucci, due anni e undici mesi a Daniel Fratello, due anni e dieci mesi a Alessandro Frediani, due anni a Francesco Venturini.