Luna Rossa sogna la Coppa America di vela. Ma per la finale bisogna battere gli inglesi, finora i più bravi

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 19 Gennaio 2021 - 19:10 OLTRE 6 MESI FA

Luna Rossa è ad un passo dal sogno. Se nel week end vincerà le due gare in programma con gli inglesi del Team Ineos va dritta in finale della Prada Cup. I team devono decidere se gareggiare venerdì o sabato. Dipende dal meteo.

La finalissima è fissata dal 6 marzo contro i detentori della Coppa America, i fortissimi del New Zealand, al meglio delle 13 regate.

Le regate di selezione per scegliere lo sfidante sono agli sgoccioli.  Nel golfo di Auckland la tensione è alle stelle. In pochi giorni si sono ribaltate due barche: Emirates Team New Zealand ( con poche conseguenze ) e Patriot nella regata contro Luna Rossa. Troppo veloci.

BARCHE PERICOLOSE CHE VOLANO A 100 ALL’ORA

Sono “F 1” pericolose. Si impennano facilmente. Volano nel vento. In molti sapevano che questo nuovo modo di regatare sulle ali comporta dei rischi. Ma tant’è. Gli americani dello Yacht Club New York hanno addirittura rischiato di affondare dopo un drammatico decollo che ha procurato una falla nello scafo. Addio sogni di gloria. Ultimi con zero punti. I 110 milioni di dollari investiti per la Coppa non sono bastati. Un’onta per il Circolo più prestigioso degli States.

LUNA ROSSA DEVE BATTERE GLI INGLESI A PUNTEGGIO PIENO

Solo un mese fa il Team Ineos era spennacchiato anche dai media inglesi. La forma delle ali e l’albero erano sotto accusa. Pure la Brexit si prendeva la sua quota di colpe.

Niente di nuovo sotto il sole. In 170 anni di storia l’America’s CUP ne ha viste e sentite di tutti i colori. Stavolta i conti sono ( ancora una volta ) senza l’oste. Cioè senza il baronetto Ben Ainlise, leggenda della marineria, il più titolato velista olimpico di sua maestà.

Ben, consapevole di avere il più ricco budget della Prada Cup, ha cambiato tutto in trenta giorni: albero, foil, vele. E la barca Britannia – detta Rita – vola. Alla prima giornata della Prada Cup schiantano American Magic, poi Luna Rossa. Ora sir Ben Ainlise cerca nel week end il trionfo. Il Daily Telegraph, ora euforico, lo paragona nientemeno che all’ammiraglio Nelson, il vincitore (astuto) di Trafallgar contro i Franco-spagnoli (1805).

LUNA ROSSA O FURIA ROSSA COL VENTO LEGGERO

La barca italiana, alla sua sesta sfida come Challenger of Record, è fiduciosa. Patron Bertelli, marito di Miuccia Prada, e lo sponsor Tronchetti Provera (Pirelli), vogliono tornare in Italia con la Coppa. La inseguono da vent’anni. Torneranno in acqua per gli ultimi due round robin.

Puntano sul doppio timoniere (il palermitano Checco Bruni e  il mago australiano James Spithill) e la velocità. Confidando che nel golfo di Hauraki ( Auckland)  il vento sia propizio. Cioè leggero. Dice Max Sirena, 50 anni, romagnolo, skipper a terra: “Con Luna Rossa faremo sognare l’Italia”. Speriamo.