Manolas-Napoli, Diawara-Roma: il calciomercato entra nel vivo

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 27 Giugno 2019 - 17:15| Aggiornato il 12 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Manolas-Napoli, Diawara-Roma: il calciomercato entra nel vivo. Foto ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI – Alla fine il Napoli ha preso Manolas alle sue condizioni. La società partenopea ha pagato la clausola rescissoria del calciatore greco pari a 36 milioni di euro ma ha venduta alla Roma Diawara per una cifra di circa 20 milioni di euro. Quindi, a conti fatti, questa operazione di calciomercato è costata al Napoli 16 milioni di euro (36 spesi e 20 incassati). 

Diawara non rientrava più nel progetto tecnico del Napoli. Ancelotti non lo vedeva proprio. Mentre con Sarri aveva spazio e un ruolo importante, con Ancelotti non è mai entrato realmente nelle rotazioni dei titolari. La società campana voleva venderlo e questo affare con la Roma per Manolas è stata l’opportunità giusta per darlo via. 

“Le grandi squadre nascono da una grande difesa e direi anche un grande centrocampo. Manolas e Koulibaly potrebbero essere una grande accoppiata, come ne abbiamo avute tante nel passato” ha detto oggi Aurelio De Laurentiis parlando del possibile arrivo di Manolas. A margine di un evento alla Camera dei Deputati, il presidente del Napoli ha parlato anche di James Rodriguez. Le sue dichiarazioni sono riportate da Repubblica.it.

“Nessuno ha mai negato che non vada bene per noi Rodriguez, anzi esiste un particolare rispetto tra il giocatore e Ancelotti. Ma ci sono gli agenti, la famiglia del calciatore, c’è il Real Madrid: chi vivrà vedrà. Abbiamo tante trattative e negoziazioni in ballo. Bisogna trattare però anche il mercato in uscita, abbiamo 40 giocatori, dobbiamo sistemarne tanti”. Capitolo a parte una apertura alla possibile partenza di Allan e Insigne.

“Se l’offerta – precisa De Laurentiis – è in un contesto di mercato che mi consente di correre ai ripari in tempo, si possono anche prendere anche in considerazione. Ma se invece si tratta di chiudere negli ultimi dieci giorni di mercato allora non si può fare”.