Maurizio Sarri attacca: “Juventus gioca sempre dopo di noi”, la Lega replica: “Non è vero”

Pubblicato il 22 Gennaio 2018 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA
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Maurizio Sarri attacca: “Juventus gioca sempre dopo di noi”, la Lega replica: “Non è vero”. ANSA/PAOLO MAGNI

NAPOLI –  Una ‘tirata d’orecchie’ alla Lega (“Sul calendario ha fatto une errore mastodontico. La Juve gioca sempre dopo, qualche dubbio su queste cose viene”) e un chiarimento con Lorenzo Insigne che ha mal digerito il cambio e mandato a quel paese il tecnico (“Io e Lorenzo litighiamo e facciamo pace 3 o 4 volte alla settimana quindi è tutto normale”). Il post gara di Bergamo per il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, vive più di extracampo che di partita giocata.

“È stato lo sfogo normale di un giocatore che esce, con l’allenatore che si arrabbia e gli dice di andarsi a sedere e far silenzio. Nel sottopassaggio già ne ridevamo”, minimizza il tecnico, parlando di Insigne prima di criticare la Lega, ‘colpevole’ a suo dire – di aver programmato la sfida scudetto tra Napoli e Juventus, con i bianconeri che giocheranno diverse gare con il risultato dei partenopei già acquisito: “Questo potrebbe metterci un po’ di pressione perché tra queste otto partite magari ce ne sono quattro obbligate per gli impegni europei, ma nelle altre si poteva un pochino mediare”.

La Lega ha replicato negando squilibri nel calendario: “E’ del tutto alla pari finora la turnazione prima/dopo tra Juventus e Napoli, visto che proprio gli azzurri arrivano da 5 giornate consecutive in cui sono scesi in campo prima della Juventus”. “Escludendo le prime due giornate di agosto, caratterizzate da diversa programmazione estiva serale – fanno sapere in Lega – i partenopei hanno giocato prima della Juventus per ben 14 volte su 19”. Polemiche a parte, Sarri passa poi a parlare della partita spiegando che “nessuna delle due squadre alla ripresa del campionato era al meglio a livello di condizione.

I ragazzi hanno fatto una grande partita, peccato per gli ultimi 20′ in cui abbiamo rischiato di prendere il pari perché non siamo riusciti a chiuderla. Determinazione e applicazione sono fondamentali, la differenza con l’anno scorso è che stavolta riusciamo a concludere i 90’senza errori difensivi. Ben diverso l’umore in casa atalantina, con il tecnico Gian Piero Gasperini che torna sull’episodio del gol di Mertens: “Se è fuorigioco, è fuorigioco.

Non esistono vie di mezzo, non c’è niente da interpretare. Io oggi ero squalificato dopo l’espulsione di Roma – ha detto – e mi sta bene anche la mega multa, ma nelle ultime settimane nonostante la Var si è elevato il livello delle proteste. La tecnologia sembrava averle azzerate: o è successo qualcosa, oppure noi siamo diventati maleducati”.

Sulla partita il tecnico dell’Atalanta ha voglia di tagliar corto: “Tecnicamente abbiamo fatto molto di più altre volte, c’è mancata brillantezza nel palleggio e nelle ripartenze – osserva -. Le occasioni le abbiamo avute entrambe, come entrambe eravamo sotto ritmo. Ora per i nerazzurri un tour de force con altre 10 partite su tre fronti in sei settimane: “Non eravamo al meglio e per battere il Napoli bisogna essergli un gradino sopra, ripartiremo dai prossimi impegni”.