Milan-Barcellona, Ibrahimovic-Guardiola: resa dei conti in Champions

Pubblicato il 23 Novembre 2011 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA

Zlatan Ibrahimovic con la sua biografia (LaPresse)

MILANO – È notte di stelle, è notte di Champions League. Milan-Barcellona oltre ad essere la sfida tra le due squadre più in forma del momento è anche la resa dei conti tra Zlatan Ibrahimovic, attaccante rossonero, e Pep Guardiola, allenatore dei blaugrana.

Le rivelazioni più pesanti presenti nella biografia di Ibrahimovic riguardano il rapporto tra lo svedese e il suo ex allenatore ai tempi del Barcellona: “Negli spogliatoi dissi a Guardiola: sei senza coglioni! Ti caghi addosso davanti a Mourinho, non vali un cazzo rispetto a lui”.

Ibrahimovic è stato assolto da Allegri ed ignorato da Guardiola.

Allegri:  “In questo genere di libri bisogna anche raccontare cose forti. Se scrivi che sei un bravo ragazzo e vai in chiesa, chi lo compra? Ibra è più facile da gestire di quanto si creda. L’unico difetto può essere che si arrabbia anche se perde la partitina, ma per la verità io questo lo considero un pregio”.

Non che Pep Guardiola sia mai stato un attore di teatro davanti alle telecamere. ”Il mio tono di voce è questo”, dice con voce roca e sottile, quasi che le parole volessero sfuggire di nascosto alla sua bocca.

Ma stavolta l’abituale rispetto nei confronti degli avversari sembra un’evocazione di contorno rispetto al dramma che ha colpito il Barcellona e il vice di Guardiola, Tito Villanova, operato per un tumore alla ghiandola salivare.

”La salute di Titoè più importante di una vittoria”, dice il tecnico blaugrana.  Gran parte della conferenza stampa di San Siro, vigilia di un Milan-Barcellona che vuol dire molto di più di un primo posto nel girone di Champions, se la prende dunque la notizia dell’operazione a Villanova. Le briciole delle domande finiscono al resto, ovvero Zlatan Ibrahimovic e la sua discussa biografia con la quale ha preso di mira proprio Guardiola.

”Non chiedete a me cosa fare per non parlare più di questa storia – dice l’allenatore di Messi e Xavi – non scrivo sui giornali, alleno una squadra unica al mondo. Non ho alcun problema con il signor Ibrahimovic e se ci incontreremo ci saluteremo. L’importante è essere spontanei, di sicuro non organizzeremo una conferenza stampa per farvi vedere la nostra stretta di mano. La mia opinione su di lui non cambia, ci ha aiutati in Liga e in Champions, è un calciatore formidabile”.

 

Pep Guardiola (LaPresse)

Per il resto, Guardiola sottolinea la grandezza di un avversario che domani se la giocherà fino in fondo davanti al proprio pubblico: ”L’unica certezza che ho è che o facciamo una partita quasi perfetta o non vinciamo. Il Milan ti ammazza in contropiede con Pato, è una squadra abituata al possesso palla. Ha un grande giocatore come Ibrahimovic. Thiago è uno dei centrali più forti del mondo. C’è però anche un’altra certezza: noi non giochiamo per il pareggio”.

Carles Puyol prima di lui conferma il desiderio che il diverbio tra lo svedese e il suo ex allenatore si chiuda: ”Ci sono problemi più importanti, Ibrahimovic e Guardiola si saluteranno di sicuro”.

L’attaccante rossonero è tra i più temuti: ”Il corpo a corpo con Zlatan è duro, bisogna anticiparlo perchè quando te lo ritrovi davanti fisicamente diventa difficile”, e se a dirlo è un giocatore che non sfigurerebbe in mezzo agli All Blacks fa una certa impressione. Per sapere chi rimarrà in piedi è solo questione di ore.