Milan, indagato l’ex proprietario Yonghong Li per falso in bilancio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2018 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA
 Yonghong Li milan

Milan, indagato l’ex proprietario Yonghong Li per falso in bilancio

ROMA – La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati per falso in bilancio Yonghong Li nell’ambito dell’inchiesta [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] coordinata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Paolo Storari sull’operazione con la quale l’uomo d’affari cinese lo scorso anno ha rilevato il Milan dalla Fininvest per 740 milioni di euro.

La Guardia di Finanza sta acquisendo documenti presso terzi negli uffici non solo del Milan ma anche di consulenti dell’operazione cinese quali Lazard (advisor di Fininvest).

Il 9 luglio scorso era stato ufficializzato il passaggio della società rossonera nelle mani del fondo statunitense Elliott, che aveva prestato a mister Li i 303 milioni di euro che un anno e mezzo fa gli erano serviti per comprare il club dalle mani di Silvio Berlusconi. L’ormai ex presidente cinese il 22 giungo non aveva ottemperato a una scadenza fondamentale: non aveva versato i 32 milioni di euro previsto come aumento di capitale, con il fondo di Paul Singer che aveva quindi avviato il pegno sulle azioni del Milan.

Un fascicolo ‘modello 45‘ sulla vendita del club a Yonghong Li era stato aperto dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale il 21 marzo scorso dopo aver raccolto il rapporto della Guardia di Finanza che conteneva tre segnalazioni che banche, intermediari finanziari o altri operatori del settore, anche professionisti, sono tenuti ad inviare all’Uif di Bankitalia quando, come prevedono le norme, “sanno, sospettano o hanno ragionevoli motivi per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo“. Lo stesso giorno il Corriere della Sera aveva dato la notizia del fallimento della holding del presunto magnate cinese Yonghong Li pubblicata dal Corriere della Sera.