Milan e Juventus come treni, l’Udinese tiene il passo. Sale il Palermo

Pubblicato il 27 Novembre 2011 - 22:54 OLTRE 6 MESI FA

Ibrahimovic (LaPresse)

ROMA – Juventus avanti di un punto e con una partita da recuperare, Milan che va come un rullo compressore e Udinese che prova, per ora, a rimanere agganciata alla coppia di testa, quella che verosimilmente si giocherà lo scudetto fino all’ultimo. Sono i responsi della tredicesima giornata di campionato, quella dello spezzatino, iniziata venerdì sera, proseguita con quattro anticipi sabato e chiusa domenica sera.

Il posticipo (scelta misteriosa quella di far giocare alle 20:45 la partita più scontata della giornata), va liscio come l’olio: il Milan dopo 15 minuti è già avanti 2-0 con Ibrahimovic e Thiago Silva. Prima dell’intervallo Pato fa il 3-0. Poi nella ripresa il Milan si rilassa, gioca senza affondare ma Ibra trova comunque il gol che fissa la partita sul definitivo 4-0. Il Chievo non è stato un ostacolo all’altezza ma i rossoneri sono decisamente tornati sui livelli dell’anno scorso.

Ma davanti al Milan di un punto, e con una partita da recuperare, quella col Napoli, c’è la Juventus vittoriosa 1-0 sabato sera sul campo della Lazio. Antonio Conte ha saputo correggere la sua squadra in corsa: doveva giocare col 4-2-4 senza badare troppo a difendersi. Ora invece è squadra equilibrata che sa fare gioco, sa difendersi e sa colpire in contropiede. Sa, soprattutto, di essere una grande che questo scudetto può provare a vincerlo. La Lazio, invece, sbatte contro qualcosa di più forte di lei: recrimina per un palo di Hernanes e un presunto rigore ma la Juve ha qualcosa in più.

Quello stesso qualcosa in più che l’Udinese ha della Roma. Non si tratta del solito, straordinario, Di Natale. Venerdì sera, nella prima della giornata super spezzatino, si è vista la differenza tra un progetto già avviato da anni e uno che muove i primi passi, ancora troppo incerti. La Roma, davanti a squadre medio-grandi, fa ancora fatica a imporre il suo gioco. L’Udinese ha saputo aspettare e punire alla prima vera distrazione. Il limite dei friuliani è sempre lo stesso: segna quasi solo Di Natale. Quanto alla Roma, manca qualcosa negli uomini, nella cattiveria e nell’attenzione. Con un po’ di tutto questo lo 0-0 si poteva portare a casa.

La Roma, con la sconfitta perde il quinto posto. Ora c’è il Palermo di Devis Mangia, vittorioso 2-0 sulla Fiorentina che evidentemente non sente ancora i benefici della cura Delio Rossi. I viola hanno tirato di più in porta, hanno tenuto il pallone ma nel complesso sono apparsi più timidi e meno fluidi nella manovra.

Due punti sotto il Palermo, e pari con la Roma, c’è il Catania di Vincenzo Montella, tra le sorprese più belle di questo primo terzo di stagione. I siciliani vincono 1-0 sul campo di un Lecce sempre più nei guai. I salentini, viste le vittorie di Novara e Cesena ora sono ultimi da soli. Eusebio Di Francesco, per ora, rimane al suo posto ma le sue dichiarazioni hanno il sapore della resa: “Al momento è difficile salvarsi”.

Un punto ancora sotto c’è il Napoli che in campionato non riesce a decollare. A Bergamo, dopo aver incassato il gol dell’ex dal solito Denis, l’undici di Mazzarri strappa un 1-1 con l’Atalanta grazie a un gol in pieno recupero. La consolazione è doppia: viene sia dal risultato in extremis, sia dalla ritrovata vena realizzativa di Cavani.

A quindici punti, invece, un terzetto di sconfitte. Quella che fa più male è quella secca, 2-0, del Genoa a Cesena. L’undici di Arrigoni, dopo un brutto inizio, sembra aver trovato un passo salvezza. Soprattutto ha trovato, finalmente, i gol di Adrian Mutu. L’undici di Alberto Malesani, invece, continua a essere troppo altalenante e ad avere un passo troppo lento in trasferta. Perde 2-1 invece il Parma a Novara. Per i piemontesi è una boccata d’ossigeno che arriva in rimonta dopo un autogol nel primo tempo. Per il Parma è un’occasione persa per sistemare un po’ meglio la classifica. Certo, se non segna Giovinco, il Parma non fa quasi mai punti. Perde, abbiamo già detto come, il Chievo in casa del Milan.

A quattoridici punti c’è invece il Cagliari che continua il suo periodo di appannamento non andando oltre l’1-1 in casa col Bologna. I sardi vanno sotto grazie a un gol di Di Vaio. Poi ci pensa Daniele Conti su rigore. Di questi tempi, visti i risultati, per il Cagliari è già qualcosa. Ma a Ballardini serve urgentemente un cambio di passo.

Infine l’Inter, vittoriosa 1-0 a Siena. Se il gioco ancora non è irresistibile non si può negare che Claudio Ranieri non abbia trasmesso qualcosa ai suoi. Parliamo della tigna e di quel pizzico di fortuna che gli permette di fare risultato quando, di solito, le squadre pensano già mentalmente alla doccia. Succedeva con regolarità alla Roma di Ranieri, ora inizia a succedere anche alla sua Inter che i tre punti a Siena li ha presi grazie a un gol di Castaignos a un minuto dalla fine. Non può essere solo un caso.