Serie A. Sampdoria-Milan 2-2: El Shaarawy e Stefano Okaka da Nazionale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2014 - 23:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sampdoria-Milan 2-2 e Sassuolo-Atalanta 0-0, nelle partite valide come anticipi dell’undicesima giornata del campionato italiano di calcio di serie a.

Sampdoria-Milan 2-2, gol: El Shaarawy 9′ e Okaka 45′, Eder 51′ e Menez 64′ (rigore).

Diavolo di un El Shaarawy, che torna a segnare dopo 622 giorni proprio nel campo che l’ha visto nascere con la maglia genoana. E diavolo di una Sampdoria che pareggia (ma poteva anche farcela a vincere) e si tiene momentaneamente stretto il terzo posto solitario in classifica, nell’attesa che scenda in campo la Lazio.

Una partita davvero infernale, quella che ha visto a Marassi confrontarsi El Shaarawy e Okaka, i due ‘nuovi italiani’, come li chiamava Prandelli, sotto gli occhi attenti del ct della Nazionale, Antonio Conte.

Ci mette 9′ il ‘Faraone’ a svegliarsi da un sonno che durava 622 giorni: porta palla per 20 metri sulla sinistra e poi, dopo aver fintato un tentativo di cross, si passa il pallone sul destro e lascia partire un siluro che non lascia scampo a Romero.

La partita sembra saldamente in mano ai rossoneri, il Milan detta il tempo del gioco, anche grazie al centrocampo blucerchiato che sembra slegato dalla difesa.

La Samp balbetta, non riesce a frenare le discese dei diavoli, tutti i tentativi dei blucerchiati vengono vanificati dal centrocampo milanista che cerca il riscatto dopo il periodo infernale appena passato. Inzaghi ha chiesto ai suoi di giocare d’anticipo e la formula sembra funzionare, mentre la Sampdoria non riesce a lanciare le proprie punte. Al 30′ ci prova De Silvestri, sullo sviluppo di un corner, ma il tiro finisce alto sulla traversa.

Il Milan sembra calare d’intensità, Okaka sempre raddoppiato, e molto spesso atterrato, reclama il rigore per lo stop di braccio di un difensore rossonero, ma Orsato non è dello stesso parere. La Samp cresce proporzionalmente al calo del Milan. E’ proprio Stefano Okaka l’incubo della difesa milanista. Ed è lui che al 45′ realizza una splendida rete: cross di Gabbiadini al centro per Obiang, Rami si fa sorprendere, Okaka anticipa Bonera e fredda Diego Lopez.

All’inizio della ripresa la Sampdoria ribalta il canovaccio tattico e si muove esattamente come si era mosso il Milan nel primo tempo, forse con maggior efficacia. E al 6′ sugli sviluppi di un corner Obiang di testa spiaccica la palla sul palo, sul rimbalzo Eder è pronto e segna tenuto in gioco da Honda.

Inzaghi fa uscire un ininfluente Honda e sceglie di mandare in campo Torres, portando la squadra sul 4-4-2. Al 20′ la fortuna restituisce il favore al Milan: fallo di mano netto di Mesbah che, saltando, manca l’appoggio e cerca di non far arrivare una splendida pennellata per Bonaventura. Orsato indica il dischetto.

Menez realizza con un tiro da manuale. La partita cambia continuamente faccia: El Shaarawy ci prova, ma non è preciso, Okaka di contro fa la punta avanzata. Eder, lanciato verso la porta di Diego Lopez, dopo due tunnel viene abbattuto da De Sciglio. Il ritmo non scende, i fronti si ribaltano spesso segno che entrambe le squadre vogliono vincere.

Menez ha l’occasione di fare il colpaccio e prova, ignorando Torres liberissimo, a violare la porta di Romero e fallisce senza meno confermando che è sempre meglio evitare il ‘fai da te’.

Non ne approfitta nemmeno quando un errore della difesa sampdoriana lo favorisce. Al 39′ st Bonera fa il paracarro e fa blocco su Okaka al limite. Per somma di ammonizioni lascia il suo Milan in 10. Inzaghi tenta il tutto per tutto con l’inserimento di Poli per Menez. Il finale è scoppiettante e Lopez con un salto sulla destra impedisce a un’azione Eder-Okaka. L’assedio fallisce, la partita regala un 2-2.

Sassuolo-Atalanta 0-0 

Non vince il Sassuolo, ma tutto sommato il pari con l’Atalanta, risultato che rispecchia fedelmente l’andamento di una gara poco spettacolare, assume un certo valore perchè per la prima volta in serie A la squadra emiliana centra una serie di cinque risultati consecutivi.

C’è andata vicina l’Atalanta a vincerla questa sfida, il palo di Raimondi nella ripresa poteva rappresentare lo spartiacque tra due squadre che alla lunga si sono annullate.

Forse per la paura di perdere, forse perchè i due reparti offensivi non sono sembrati nella serata migliore. Di Francesco ad un certo punto l’ha cambiato tutto il suo tridente offensivo, mentre l’undici di Colantuono ha ribadito le sue difficoltà nel finalizzare il gioco. L’Atalanta infatti con i suoi soli 4 gol, rappresenta sempre l’attacco meno prolifico del campionato.

Il Sassuolo ritrova per questo anticipo il centravanti Zaza al rientro dall’infortunio e Cannavro che rileva lo squalificato Acerbi, Atalanta con due assenze importanti, quelle di Cigarini e Carmona.

Squadre molto coperte. Dopo venti minuti, timidi tentativi in zona gol. Al 21′ Moralez innesca Migliaccio il cui tiro viene deviato da Peluso. Immediata risposta del Sassuolo: Sansone in profondità per Berardi che conclude ma il ripiegamento difensivo di Moralez è decisivo.

Prima dell’intervallo sono ancora i padroni di casa a sfiorare la marcatura: Cannavaro pesca bene Berardi ma Sportiello è pronto. E’ la prima e unica vera occasione di tutto il primo tempo. Inizia la ripresa e il Sassuolo prova a sorprendere l’Atalanta: dalla sinistra l’invito di Vrsaljko viene raccolto da Sansone che di testa spedisce la palla sopra la traversa.

Al 14′ Molina, schierato a sorpresa tra i titolari, sfiora la traversa. In prossimità della mezz’ora l’occasione più importante creata dagli ospiti:

lo stesso Molina dalla sinistra trova la testa di Raimondi che indirizza bene la sfera dove non può arrivare Consigli salvato dal palo. L’ultima opportunità capita a Floccari ma la sua conclusione si spegne tra le braccia del portiere.

Foto LaPresse.