Milan, Gabriel dopo Gattuso: “Inzaghi maniaco. Studia video degli avversari”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Maggio 2014 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
Milan, Gabriel dopo Gattuso: "Inzaghi maniaco. Studia video degli avversari"  (LaPresse)

Milan, Gabriel dopo Gattuso: “Inzaghi maniaco. Studia video degli avversari” (LaPresse)

MILANO – Ha iniziato ad allenare da poco tempo ma Filippo Inzaghi è considerato all’unanimità un ‘maniaco del calcio’. Prepara le partite nei minimi dettagli studiando numerosi video sugli avversari di turno. Vive per la panchina. Dopo Gennaro Gattuso, suo ex compagno di squadra, lo conferma Gabriel, ovvero il portiere che Inzaghi ha avuto nella Primavera del Milan e che si porterà in prima squadra.

Riportiamo l’articolo della Gazzetta dello Sport a firma di Fabiana Della Valle.

“Non sono mai stati compagni di squadra, però hanno già condiviso partite e allenamenti. Gabriel è arrivato nel 2012, quando Inzaghi aveva smesso di giocare, ma quest’anno più volte è stato con lui in Primavera e ha imparato a conoscerlo e apprezzarlo. Non solo: per un periodo ha vissuto nell’ex appartamento del nuovo allenatore del Milan a Gallarate. Dal Brasile ce lo racconta così.

Che allenatore è Inzaghi?
“Un motivatore, riesce a caricare la squadra come pochi. Come da giocatore, è sempre sul pezzo. Nelle riunioni tecniche prepartita ci ripeteva ‘Non dobbiamo mollare’. Anche quando chiudevamo il primo tempo in vantaggio, lui nell’intervallo ci invitava a non rilassarci. Una volta abbiamo giocato due gare di fila in trasferta. La prima la pareggiammo, il giorno dopo in  allenamento alcuni ragazzi ridevano e tiravano calci al pallone. Lui si è piazzato in mezzo e ha detto: ‘Potete scherzare quanto volete, ma sabato voglio vincere’. La predica ha avuto effetto”.

Che cosa l’ha colpita di più di lui?
“Prepara benissimo le partite. Di ogni giocatore avversario ci diceva tutte le caratteristiche. La cura dei dettagli è maniacale, non solo sul campo. S’interessa dell’alimentazione e del riposo”.
Vi siete mai sfidati ai rigori?
“Una volta sì, a fine allenamento. Volete sapere come è finita? Chiedete a lui…”.
Perché ha scelto di restare al Milan nonostante il rinnovo di Abbiati e l’arrivo di Agazzi?
“Il Milan mi ha detto che crede in me, il resto non conta. Sarei potuto andare in prestito in A o B, avevo offerte dall’estero e dal Brasile, ma quando Galliani mi ha proposto questa sfida io l’ho subito accettata”