Milan: i tatuaggi di Zlatan Ibrahimovic

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 00:37 OLTRE 6 MESI FA

MILANO  – Zlatan Ibrahimovic, centravanti del Milan e della Nazionale Svedese, è uscito sconfitto dalla stracittadina contro l’Inter, nonostante la doppietta realizzata, ma alla luce di queste foto si può affermare che ha almeno vinto il “derby dei tatuaggi”.

Un derby come non se ne vedevano da anni: una partita thriller, al cardiopalma, densa di emozioni, carica di tensioni, avvincente e colorata a tinte forti. L’Inter piega il Milan con il punteggio di 4-2, tre reti di Milito, una di Maicon e per i colori rossoneri doppio Ibrahimovic. Il Milan dice addio allo scudetto, mentre la Juventus festeggia il titolo a Trieste dopo un’affermazione netta contro il Cagliari.    L’Inter saluta il suo pubblico alla grande e resta in corsa per il terzo posto che la proietterebbe in Champions League.

La vittoria di oggi fa sperare Stramaccioni in una sua riconferma sulla panchina nerazzurra per il prossimo anno. Ancora una volta il pubblico di San Siro ammira il suo campione, Diego Milito, 22 reti in stagione, una classe immensa, la stoffa del fuoriclasse, lo stesso protagonista del triplete al tempo di Mourinho. Molta malinconia, invece, nel Milan vessato dagli infortuni e dalla sfortuna. Allegri probabilmente restera’ alla guida del club di via Turati anche se questa stagione e’ in parte da dimenticare.     San Siro e’ quasi colmo, le scenografie imponenti e la partita inizia nel segno della commozione: viene celebrato Cordoba che dice addio al calcio dopo 13 stagioni all’Inter.

I nerazzurri iniziano pimpanti e carichi con un gran tiro di Guarin al 5′ minuto. Risponde Muntari dalla distanza dopo cinque minuti. In evidenza anche Alvarez e poi si fa vedere la coppia Robinho e Ibrahimovic. Ma e’ l’Inter a fare la partita con la grinta, con il cuore e con la testa. Una pressione che si concretizza al 14′. Il gol arriva sugli sviluppi di una punizione: e’ Sneijder a battere, tocca Samuel e insacca Milito di destro.    Al 21′ prima tegola per Allegri: in svantaggio e’ costretto a sostituire Bonera (infortunato) con il giovane De Sciglio. La Juve, nel frattempo, passa in vantaggio contro il Cagliari.

Un brutto colpo per il rossoneri che appaiono opachi e depressi. Manca la reazione e la partita sembra incanalarsi su una facile vittoria dell’Inter. Al 32′ uno degli episodi che fa discutere e ripropone il problema della tecnologia in campo: colpo di testa di Cambiasso parato da Abbiati probabilmente dentro la linea di porta, protestano i nerazzurri. Ennesimo caso di gol fantasma. La sfida si incattivisce, la tensione si alza i nervi cedono. Sneijder si divora il gol del 2-0, mentre Abbiati dopo aver letteralmente compiuto due miracoli si fa male e viene sostituito da Amelia. Al 41′ altro momento clou della partita, Julio Cesar chiude su Boateng. Per l’arbitro e’ rigore. Trasforma Ibrahimovic dopo un siparietto con il portiere dell’Inter che gli fa la linguaccia.

Il Milan, forse arringato da Allegri nell’intervallo, si presenta con un cipiglio diverso nel secondo tempo. E infatti al primo minuto passa in vantaggio: assist di Robinho, velo di Boateng, segna Ibrahimovic che salta i due centrali nerazzurri Lucio e Samuel.

Al 7′ del secondo tempo Abate strattona Milito in area: ancora un rigore, e’ sempre il ‘Principe’ che trasforma. Al 10′ Muntari sfiora il gol. Il Milan non ci sta, vorrebbe riagguantare una partita decisamente complicata, il centrocampo traballa, Nocerino e’ stanco, Van Bommel non e’ in serata. Combattono Boateng, Robinho, e Ibra anche se a corrente alternata. Ci provano Yepes e il brasiliano, perfino Abate si proietta in avanti con un bel colpo di testa parato in due tempi da Julio Cesar.

Ma l’Inter risponde alla grande, nonostante perda Guarin nuovamente infortunato. Grandissima giocata di Zanetti, ottimo Sneijder, vivace Alvarez, in vena Maicon, attivo ma nervoso Cambiasso. In tono minore Samuel e Nagatomo.

Stramaccioni sostituisce al 30′ Alvarez con Pazzini, mentre esce Muntari fra i fischi di San Siro. Al suo posto Cassano. Ancora un colpo di scena: questa volta e’ Nesta a commettere un plateale fallo di mano su un colpo di testa del ‘Pazzo’.

Rigore netto, trasforma ancora Milito. Si chiude la partita con un altro cambio dal sapore fortemente simbolico: fuori Sneijder per Cordoba che va a raccogliere l’applauso del pubblico scatenato di San Siro dopo aver dato molto di se’ ai colori nerazzurri.

La vittoria si trasforma in trionfo con lo splendido gol di Maicon al 42′, gran tiro da fuori area. San Siro nerazzurra in festa.     L’Inter riscatta in parte una stagione sciagurata e chiude al meglio un’orribile annata: Stramaccioni si conferma un allenatore vincente e forse sara’ la new generation a portare nuovamente in alto l’Inter.

Le foto LaPresse.