Milano-Sanremo, vince il belga Stuyven, che sorprende tutti. Battuti i favoritissimi “ tre tenori. Sacrificato Ganna da una assurda tattica Ineos. Sonny Colbrelli ottavo, primo degli italiani.
Ha vinto quello che non ti aspetti. Ha vinto a sorpresa, infilando i big a 2 km dal traguardo. È il belga Jasper Stuyven, 28 anni, fiammingo del Bramante, compagno di squadra di Nibali (35esimo).
Tutti si aspettavano “i tre tenori “. È così che li chiamano Alaphilippe, Van der Poel e Van Aert; un francese, un olandese, un belga. Tre fenomeni della nuova generazione del ciclismo mondiale già carichi di titoli iridati, di vittorie di forza e di astuzia. Favoritissimi.
Gli occhi e le telecamere erano su di loro con un “ marcamento “ quasi asfissiante . La Rai, subodorando l’evento, ha addirittura prodotto una diretta integrale con uno straordinario impiego di mezzi: un aereo-ponte, 3 elicotteri, 5 moto-video con sei operatori, 3 stazioni satellitari per il segnale. Un record. Non è sfuggita una sola pedalata della Milano-Sanremo.
Milano-Sanremo 2021, una corsa molto veloce e ardita
Trecento chilometri ad un ritmo folle. E come tradizione Cipressa e Poggio hanno fatto la selezione. A scapito dei velocisti.
Copione rispettato. Dal Castello Sforzesco di Milano alla Aurelia passo svelto ma sostenibile. Al settimo chilometro vanno in fuga otto corridori: Tonelli, Van Der Hoorn, Jorgensen, Peron e Palanet della Novo Nordisk, Conci, Viel, Taviani.
Vengono ripresi a 27 chilometri dal traguardo. Onore al loro coraggio. Arrivati sul suolo ligure dopo il colle del Giove il gruppo vede il mare di Albisola e fa sul serio. La temperatura è sui 17 gradi, molti si tolgono la mantellina e inizia la caccia ai fuggitivi. Non è facile. I tre capi ( Mele, Cervo,Berta) non creano sconquassi. La velocità aumenta. La discesa di capo Cervo è pazzesca: 85 all’ora . Sul Berta Tonelli cerca di andarsene da solo. Ripreso quasi subito.
Gara tirata che rende i muscoli meno esplosivi
Il capitano Nibali tiene coperto il suo compagno Jasper. I tre tenori si controllano ed hanno fatali esitazioni.
Stuyven intuisce e ne approfitta.A 2,5 chilometri, nell’ultimo rettilineo in discesa del Poggio, se ne va. Lo riprende il danese Andersen ma Stuyven ha la forza di ripartire ai 300 metri e vince a braccia alzate. Secondo l’australiano Ewan, terzo Van Aert, quarto Sagan. Poi,nell’ordine, Van der Poel, Matthews, Aranburu e Sonny Colbrelli.
Criticata la Ineos per aver sacrificato Filippo Ganna.
Media finale 45,064/h grazie anche al vento favorevole. Incredulo a terra il vincitore subito dopo l’arrivo tra le braccia del medico di squadra Nino Daniele. “Ho azzardato, mi è andata bene. Non ho parole “.