Mondiali 2010, sventato in Iraq un “complotto” di Al Qaeda

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

mondiali 2010Un complotto contro i prossimi Mondiali di calcio è stato sventato in Iraq. Lo dicono le forze di sicurezza irachene: a Baghdad è stato arrestato un alto esponente di Al Qaeda, un saudita, che, in contatto con il “numero due” dell’ organizzazione, Ayman al Zawhari, a quanto sembra stava pianificando un attentato in Sudafrica in coincidenza con il grande evento sportivo del mese prossimo.

Si tratta di un ex sottotenente dell’esercito saudita di 31 anni di nome Sinan al Saudi, già catturato dalle forze Usa nel 2007 ma poi rilasciato nel 2009 e quindi riarrestato dalle forze irachene.

L’uomo era a capo della sicurezza di Al Qaeda nella capitale irachena e ha preso parte a numerosi attentati ad edifici istituzionali e alberghi e a rapine in varie zone della città, nonché ad edifici religiosi sciiti a Najaf e Kerbala. Non sono invece stati forniti particolari sul piano che avrebbe dovuto scattare in occasione della manifestazione calcistica in programma dall’11 giugno all’11 luglio. Un portavoce della polizia sudafricana ha fatto comunque sapere da Johannesburg che cercherà di avere chiarimenti.

La settimana scorsa il capo della polizia sudafricana, Beki Cele, aveva detto di non essere al corrente di un pericolo attentati. Lo scorso febbraio, tuttavia, il bracco armato di Al Qaeda in Nord Africa, l’Aqmi, aveva diffuso un comunicato in cui prometteva di colpire i Mondiali e in particolare le nazionali di Usa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Germania perché parte “della campagna sionista-crociata contro l’Islam”.

I servizi segreti di vari paesi occidentali avevano sdrammatizzato affermando che si trattava più di un atto di propaganda che di un pericolo reale. Gli 007, tuttavia, invitavano a non abbassare la guardia, soprattutto in cosiderazione dell’impatto mediatico che garantirebbe una grande vetrina internazionale come quella di Sudafrica 2010.