Mondiali di calcio femminile, Camillo Langone sul Foglio: “Distruggono la delicata femminilità”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 20 Giugno 2019 - 11:21| Aggiornato il 7 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Nel 2019, quando le donne lavorano, per lo più per stipendi più bassi delle controparti maschili (dati Eurostat), e allo stesso tempo portano anche avanti casa, figli e spesso genitori anziani (dati Istat), c’è ancora chi fantastica di “delicata femminilità”. Lo fa, sul Foglio, Camillo Langone.

L’opinionista e scrittore prende spunto dai Mondiali di calcio femminile per un attacco alla libertà delle donne di calciare un pallone: “In Francia non si stanno giocando i Mondiali di calcio femminile, bensì i Mondiali del livellamento sessuale”, scrive nella sua Preghiera, commentando il successo di gioco e di pubblico che le azzurre stanno avendo, con share inaspettato in tv e punteggi che hanno assicurato loro la qualificazione agli ottavi di finale da prime nel girone.

Ma per Langone tutto questo è opera diabolica: “Perché voi maschi guardate il campionato di calcio femminile? Che poi, oltre a disgustare Cristo, mancate di rispetto verso voi stessi. (…) Senza lo strapotere dell’ideologia Gender, non si spiega il successo di questi campionati che prescrivono alle ragazze di tutto il mondo modelli contronaturali di forza, aggressività e ambizione capaci di distruggere la più delicata femminilità”. Parole che Langone potrebbe rivolgere alle donne che, finito il turno di lavoro, corrono a casa, non prima però di esser passate a fare la spesa, per poi, cariche di pacchi, rientrare tra le mura domestiche alle quali probabilmente per Langone sarebbero deputate. E qui puliscono, lavano, stirano, cucinano e si occupano dei figli. Forse, per preservare la delicata femminilità, Langone dovrebbe invitare gli uomini a fare tutto questo, e lasciare alle donne l’unico onere di essere angelicamente osservate. Da un’onesta distanza, s’intende. (Fonte: Il Foglio)