Mondiali, Italia: Pirlo, recupero record. Lippi: idea Quagliarella

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 21:45 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Pirlo

Un recupero lampo: venti giorni dopo l’infortunio che rischiava di tagliarlo fuori dal Mondiale, Andrea Pirlo tornerà a disposizione dell’Italia. Nonostante la guarigione, però, è tutt’altro che scontato che Marcello Lippi lo usi dal primo minuto.

“Recuperato mi sembra un po’ tanto: non si allena da quindici giorni, voglio prima valutare bene”, ha frenato  il commissario tecnico. Restare abbottonati sulla formazione fa parte del repertorio, e non è detto sia questo il caso. Ma di certo, Lippi sa di avere un’arma in più contro la Slovacchia, tra tre giorni a Johannesburg.

“Non so se posso giocare, il test di domani sarà decisivo”, aveva detto, domenica 20 giugno il regista rossonero. Nella mattinata di lunedì, Pirlo,  fermato a Bruxelles da una distrazione di secondo grado al polpaccio sinistro ha prima corso e poi si è unito per la prima volta al resto della nazionale per calciare il pallone: qualche minuto di addestramento tattico palla a terra, a ritmo blando, senza forzare. Ma senza fastidi.

E Pirlo ha ritrovato il sorriso. Un po’ come Buffon: per lui il dolore si è attenuato, e lunedì è stato il  primo giorno in tuta a fare qualche esercizio in palestra, ma senza alcuna previsione per il futuro. Nelle prossime ore sarà invece Pirlo a dover intensificare i ritmi, poi Lippi deciderà se il giocatore ha abbastanza autonomia per essere rischiato.

Farlo giocare subito con la Slovacchia è comunque un rischio; la ricaduta di un infortunio del genere è sempre dietro l’angolo. Forse per questo la via scelta sarà quella di un eventuale ingresso a partita in corso. Però l’obiettivo fissato è stato raggiunto: il protocollo dello staff medico del professor Enrico Castellacci, in collaborazione col giocatore nei giorni in cui si è curato a casa, era un mix di applicazioni fisioterapiche tradizionali e nuovi macchinari.

Così  il giocatore è stato restituito a Lippi. “Voglio valutare bene le scelte di formazione, ponderare le condizioni dei giocatori, coinvolgerli”, ha specificato Lippi, forse riferendosi alla risposta che anche Pirlo dovrà dare. Dall’impiego o meno del regista, dipende parte dell’assetto della prossima Italia.  L’alternativa, per sostituire Marchisio, é Gattuso.

Le altre ipotesi riguardano un ritorno all’originaria idea di spostare Chiellini a sinistra, in difesa, con una coppia centrale Bonucci-Cannavaro, ma i margini di rischio sono davvero esigui visto che finora gli avversari hanno tirato solo due volte, e fatto gol altrettanto. In avanti, il rebus più difficile. Gilardino sembra out, Pazzini non ha sfruttato la chance offerta ieri. Quagliarella è l’unico tra le punte a garantire il minimo sindacale, quanto a Di Natale è oramai chiaro che la posizione ricoperta in campionato con l’Udinese, centravanti di movimento, è quella che ne esalta meglio le doti. Lippi ha tre giorni per decidere.