Mondiali, Mick Jagger porta ‘sfiga’, nessuno lo vuole allo stadio

Pubblicato il 4 Luglio 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Mick Jagger

Da un punto di vista calcistico, come del resto aveva previsto tanti anni fa (”i can’t get no satisfaction”) non riesce ad avere nessuna soddisfazione.

Non solo: ma dopo mezzo secolo passato a coltivarsi un immagine da maledetto del rock, Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, si è guadagnato in poco meno di un mese la patente di jettatore, come Chiarchiaro, il celebre personaggio nato dalla penna di Pirandello.

Il ‘gufo del mondiale’, a detta di molti, è lui e molte delle scaramanzie alle quali sono autorizzate le squadre arrivate all’ultimo giro della coppa del mondo, hanno al centro proprio il leader dei Rolling Stones, appassionato di calcio, ma con il quale nessuno, ormai, vuole più avere a che fare.

Mick Jagger è stato da questo punto di vista infallibile: ne ha fatte fuori quattro su quattro. Il 26 giugno è andato a Rustemburg per tifare Stati Uniti, dandosi di gomito con l’ex presidente Bill Clinton. L’America si è illusa, poi è franata sotto i colpi del Ghana.

Il giorno dopo si è trasferito a Bloemfontein per sostenere la sua Inghilterra: dalla tribuna ha visto l’arbitro annullare il gol di Frankie Lampard, poi la gloria dell’impero calcistico britannico crollare davanti alla calcio divertente della giovane Germania di Loew.

A quel punto sono cominciati a nascere i primi sospetti. Uscite mestamente di scena le sue due squadre, non ha fatto fatica ad eleggerne a sua favorita una terza: ”uno dei miei figli è per metà brasiliano e va pazzo per il calcio”. E dopo lo scampato pericolo degli ottavi di finale, anche il Brasile è tornato a casa con la coda fra le gambe, nei quarti contro l’Olanda.

Alcuni media brasiliani, come il quotidiano sportivo ‘Lance’ lo hanno accusato senza mezzi termini: ”porti jella”. Una domanda sinistra aleggia ora sul mondiale sudafricano: per chi farà il tifo, a questo punto, Mick Jagger?. Nell’intervista al sito della Fifa nel quale aveva adottato il Brasile, il cantante degli Stones aveva espresso parole di apprezzamento per l’Argentina. Detto, fatto.