Montenegro: ct serbo Tumbakovic non va in panchina contro il Kosovo. Esonerato

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 8 Giugno 2019 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA
Montenegro: il ct serbo Tumbakovic non va in panchina contro il Kosovo. Esonerato

Montenegro: ct serbo Tumbakovic non va in panchina contro il Kosovo. Esonerato (foto Ansa)

ROMA – Un caso di geopolitica (e di orgoglio nazionalista, componente sempre molto forte nei Balcani) irrompe nel mondo del calcio: l’allenatore del Montenegro, il serbo Ljubisa Tumbakovic, si è rifiutato di andare in panchina nella partita contro il Kosovo valida per le qualificazioni a Euro 2020. E la sua federazione l’ha sollevato dall’incarico, come si dice in questi casi.

Il 66enne tecnico di Belgrado avrebbe subito pressioni dal suo Paese per boicottare la partita contro la repubblica a maggioranza albanese staccatasi nel 2008 dalla Serbia, che non ha mai riconosciuto il Kosovo come uno Stato indipendente. Anche due nazionali montenegrini di origine serba che militano nella Stella Rossa di Belgrado, Filip Stojkovic e Mirko Ivanic, si sono chiamati fuori dalla sfida, giocata a porte chiuse a Podgorica per i cori razzisti contro i giocatori inglesi e finita 1-1.

La federcalcio della piccola repubblica ex jugoslava (Fcsg) ha definito il gesto di Tumbakovic una “spiacevole sorpresa” che “va contro i suoi obblighi professionali”. Il tecnico serbo, alla guida del Montenegro dal gennaio 2016, in passato ha allenato il Partizan Belgrado con cui ha vinto sei campionati e tre coppe nazionali. “Cose che non hanno nulla a che vedere con lo sport hanno sconfitto lo sport e il calcio in questa occasione”, si legge nel comunicato della federazione.

L’Uefa ha sempre tenuto Serbia e Kosovo in gironi di qualificazione diversi per gli europei ma capita che giocatori e tecnici delle due diaspore si trovino ad affrontare una nazionale considerata ‘nemica’ del loro Paese. Ai mondiali in Russia del 2018 c’era stata grande polemica per il gesto dell’acqua bicipite, simbolo dell’Albania, mimato dai ‘kosovari’ Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri dopo le reti realizzate alla Serbia con la maglia della Svizzera. (Fonte Agi).