Morte Tomizawa, Rossi: “Tutti sapevano”, ma lo spettacolo deve continuare

Pubblicato il 6 Settembre 2010 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA

Andare in moto è uno sport da pazzi. Si decide di correre mentre un collega sta morendo. Si decide di affrontare la stessa pista che pochi minuti prima è stata fatale al 19enne Tomizawa nella classe Moto2.

La morte non ferma il Motomondiale. Tutti sapevano, nessuno si è tirato indietro: in pista col gas spalancato sempre e comunque, anche dopo il decesso di un pilota, di un amico.

Tomizawa è morto, ma lo spettacolo è andato avanti, le moto hanno continuato a sfrecciare fino al podio finale anche nella MotoGp.

«È stata una fatalità – ha detto Valentino Rossi parlando dell’incidente di  Tomizawa – solo una fatalità. Ho visto il replay e inizialmente ho pensato che De Angelis e Redding l’avessero evitato, ma si vedeva che era grave. Poi ho rivisto ancora le immagini e mi sono reso conto che sia De Angelis che Redding avevano centrato in pieno Tomizawa. E quando due moto che pesano 150 chili ti arrivano addosso… Riguardi l’incidente, ma dopo c’è la gara, la tua gara e bisogna riuscire a non pensarci e a concentrarsi solo su quello che farai».