Mourinho fuori dalla Champions: il suo futuro è lontano da Madrid

Pubblicato il 4 Maggio 2011 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA

MADRID, 3 APR – Il Barcellona di Pep Guardiola va alla finale di Champions, con praticamente in tasca lo scudetto di Liga, il Real Madrid targato Mourinho eliminato recrimina contro gli arbitri, e deve accontentarsi della Coppa del Re, che gli evita una stagione a ‘zero tituli’.

Ma per il portoghese, arrivato in Spagna dopo una avventura all’Inter finita fra lacrime e nervi scoperti – e uno storico triplete – il futuro madridista potrebbe farsi incerto. Buona parte della tifoseria madridista per ora lo appoggia. Ma la stampa, anche quella vicina al Real, ha iniziato gia’ dopo la sconfitta della settimana scorsa al Bernabeu e la polemica conferenza stampa dei lamenti di Mou, a dare segnali di insofferenza. E forse anche il rapporto con il presidente Florentino Perez – El Pais ha riferito di tensioni crescenti – si sta incrinando. Nel club madridista c’e’ la vecchia ruggine con il direttore generale Jorge Valdano. Mourinho e’ arrivato a Madrid, chiamato da Perez, con il preciso mandato di ridimensionare lo strapotere degli eterni nemici catalani, dopo il triplete di Pep Guardiola di due stagioni fa.

Ma i metodi di Mourinho hanno hanno creato sconcerto in Spagna. Le polemiche continue, con gli arbitri, con gli avversari, con la Federcalcio, ora anche con Uefa e Unicef, la colpa delle sconfitte sempre attribuita ad altri, hanno incrinato l’immagine cavalleresca della glorioso societa’ madridista. Il Barca non e’ stato ridimensionato. Fra mille polemiche la ‘partita infinita’ dei quatro claiscos in 18 giorni ha dato un risultato aritmeticamente pari: una vittoria ciascuno e due pareggi. Ma il Barca, che all’andata in Liga aveva inflitto al Real un nuovo umiliante 5-0 al Camp Nou, esce dal quadrulpo confronto con lo scudetto di Liga quasi vinto, un biglietto per la finale di Champions di Wembley, e forse un futuro nuovo titolodi regina d’Europa. Al presidente onorario del club il mitico Alfredo di Stefano lo stile ‘difensivista’ di Mou, che fa del Barcellona ”il leone” e del Real ”un topolino”, non piace.

I colleghi lo criticano. Il ct della Svizzera Ottmar Hitzfeld oggi ha detto che il gioco ”distruttore” di Mourinho ”non puo’ essere cio’ che vuole il Real Madrid: e’ una vergogna per il club”. A Perez iniziano ad arrivare messaggi di amici e nemici. Un giornale madridista di ferro come As ha scritto che ”Fiorentino sapra’ cosa fare, ma quello che vediamo, e che vede il pianeta intero, non e’ quello che lui ha sognato, quanto speravamo, quanto ci ha promesso. Quanto stiamo vedendo e’ una mourinhizzazione dell’ambiente, un Madrid ogni giorno di piu’ nel ruolo del cattivo, che si sente incompreso, sospetto, inzaccherato nel confronto con il Barca, che si riserva il ruolo del buono”. Il contrario di quello che il Real ha sempre cercati di essere..