Napoli in crisi, Ancelotti annuncia confronto con i calciatori: “Sono responsabili quanto me”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2019 - 23:59 OLTRE 6 MESI FA
Napoli in crisi, Ancelotti annuncia confronto con i calciatori: "Sono responsabili quanto me"

Napoli, Lorenzo Insigne e Carlo Ancelotti nella foto Ansa

NAPOLI – E’ tempo di resa dei conti in casa Napoli. La squadra è in crisi e nell’ultimo turno di campionato ha perso contro il Bologna, uscendo tra i fischi del San Paolo, scivolando a meno otto punti dalla zona Champions League, a meno dieci dalla Lazio, a meno sedici dalla Juventus e a meno diciassette dall’Inter. Insomma, i campani sono già fuori dalla lotta scudetto e rischiano seriamente di non qualificarsi nemmeno per la prossima edizione della Champions League. 

Dopo la disfatta interna contro il Bologna, Ancelotti ha annunciato faccia  a faccia con i calciatori. Le sue dichiarazioni a Sky Sport sono riportate dal Corriere dello Sport: “Lunedì ci sarà un confronto tra me e i calciatori. La situazione non va bene, ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità.  Il momento è difficile, fin troppo lungo: dobbiamo trovare il modo di uscirne. Solitamente in questi casi l’allenatore si prende la responsabilità, domani mi confronterò con la squadra per sapere che ne pensano i calciatori.

Sento la fiducia di squadra e società ma le cose non vanno bene, devo trovare io un rimedio. Se i giocatori mi aiutano bene, altrimenti me lo trovo da solo. C’è un problema tecnico e tattico. Questa squadra è troppo discontinua. I calciatori si devono sentire responsabili, io mi prendo gran parte della responsabilità ma in campo ci vanno i calciatori.

La chiarezza gliela devo dare io, i calciatori non ce la stanno mettendo questa chiarezza. Almeno non del tutto. Si è perso qualcosa, un po’ di linearità nel gioco. Costruzione del gioco arruffata e non fluida, ci sono tante cose che possiamo migliorare.

Quando c’è volontà e sacrificio, questa squadra pareggia con il Liverpool anche nei momenti di difficoltà. Ma non si può passare da 100 a 30, 20. Ci confrontiamo tutti i giorni con la società, il presidente ed il direttore sportivo. Stiamo soffrendo tutti insieme, vogliamo risolvere il momento difficile”.