Napoli, Cannavaro e De Laurentiis hanno vinto il premio ‘Andrea Fortunato’

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 14:17| Aggiornato il 16 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – C’è mezzo Napoli tra i vincitori della quinta edizione del premio ‘Andrea Fortunato’, la cui cerimonia si è svolta oggi presso la sala Giulio Cesare del Campidoglio, a Roma.

Tra i premiati dall’associazione ‘Fioravante Polito‘, onlus che si spende per la sensibilizzazione  del mondo sportivo riguardo l’importanza della prevenzione in materia di malattie ematiche, ci sono, infatti, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il capitano dei partenopei Paolo Cannavaro e il team manager, Giuseppe Santoro.

Gli altri riconoscimenti, nel ricordo del terzino della Juventus stroncato 18 anni fa da una forma di leucemia, sono andati invece all’attaccante della Sampdoria Mauro Icardi (assente alla cerimonia per via del maltempo), al ds del Parma, Pietro Leonardi, al tecnico Serse Cosmi, all’ex calciatore e commentatore tv Alessandro Costacurta, al pallavolista dell’Itas Diatec Trentino Volley, Giacomo Sintini e al prof. Paolo Rubino, primario del reparto di Cardiologia della ‘Casa di cura Montevergine’.

Tra i premiati anche Luca di Bartolomei, figlio di Ago, per il suo libro ‘Manuale del calcio’, il giornalista Rai, Alessandro Forti e Pasquale Mallozzi, vice caporedattore del Corriere dello Sport.

Nel corso della cerimonia, dedicata anche a Carmelo Imbriani, l’ex tecnico del Benevento recentemente scomparso, si e’ tenuta anche la raccolta firme per una proposta di legge che renda obbligatori gli esami ematici completi e continuati per tutti gli iscritti a squadre sportive, anche non professionistiche.

”Siamo stati i primi ad adottare il passaporto ematico – ha fatto notare De Laurentiis –. Devo ringraziare il nostro dottor De Nicola che sta con noi dall’inizio di questa avventura di Serie A, lui e’ sempre stato un antesignano in tutto cio’ che e’ prevenzione.

Sono assolutamente contento che si parli di questo passaporto ematico e che diventi protagonista di una coscienza collettiva comune. Dobbiamo essere tutti impegnati nella cura del nostro corpo”.