Napoli, ladri a casa di Allan: vendetta contro uno dei “capi” della rivolta?

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Novembre 2019 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, ladri a casa del brasiliano Allan: vendetta per uno dei "capi" della rivolta anti De Laurentiis?

Allan del Napoli in una foto d’archivio Ansa

ROMA – Ladri a casa di Allan a Napoli, e il dubbio viene subito in mente: è una vendetta contro uno dei giocatori ritenuti dagli organi di stampa tra i “capi” della rivolta dello spogliatoio contro De Laurentiis? Tra l’altro nelle ultime ore è tornata di moda la voce che vorrebbe Allan in partenza a gennaio (era stato cercato in estate dal Paris Saint Germain ma poi la società di De Laurentiis non aveva voluto venderlo).

Al momento collegare i due fatti può essere pura suggestione per cui ci atteniamo ai fatti. Allan e la famiglia vivono nella vecchia casa in cui fino al 2013 ha abitato Mazzarri. Intorno alla mezzanotte dell’8 novembre ha trovato la porta della cassaforte danneggiata. Il centrocampista brasiliano non era in ritiro col resto della squadra perché infortunato. Al momento le indagini vanno nella direzione del tentativo di furto.

Il Napoli contro il Genoa per evitare la crisi.

Novanta minuti per riportare un po’ di serenità o per acuire una crisi già profondissima. É il senso della sfida che attende il Napoli domani sera al San Paolo contro il Genoa, al termine di quattro giorni tra i più tempestosi della storia azzurra. Dopo l’allenamento-gogna allo stadio San Paolo, Carlo Ancelotti ha tentato di vestire di normalità la vigilia del match, con un placido allenamento nel freddo di Castel Volturno e la preparazione tattica come se nulla fosse, cercando le soluzioni prima di tutto per smaltire veleni e rabbia dalla testa dei giocatori.

Se c’è riuscito si vedrà in campo, dove i tifosi aspettano una risposta d’orgoglio e un successo sul Genoa che faccia ripartire la rincorsa a un posto in Champions League in campionato, in una classifica in cui il Napoli è attualmente settimo. “Avete scelto una brutta strada…rispettate chi questa maglia la ama e vi paga” è il testo dello striscione, firmato ‘Curva A’, esposto in più zone della città (dal Maschio Angioino al Museo nazionale) fino ad essere affisso all’esterno dello stadio San Paolo. La squadra si è allenata nel pomeriggio e poi ha cominciato il ritiro prepartita, cercando di ritrovare serenità Nel centro tecnico c’era anche il vicepresidente Edoardo De Laurentiis, reduce dal duro confronto con la squadra nello spogliatoio dopo il Salisburgo, che però è rimasto a lavorare in ufficio senza assistere all’allenamento sotto la pioggia a cui era invece presente il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. (Fonte Il Mattino e Ansa).