Aurelio De Laurentiis che bordate a Carlo Tavecchio: “Poiché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona ci sente e non ci sente”

Pubblicato il 22 Settembre 2017 - 20:59 OLTRE 6 MESI FA

Aurelio De Laurentiis che bordate a Carlo Tavecchio: "Poiché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona ci sente e non ci sente"

Aurelio De Laurentiis che bordate a Carlo Tavecchio: “Poiché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona ci sente e non ci sente”
FOTO ANSA

LOS ANGELES – Le bordate di Aurelio De Laurentiis agitano la giornata in cui la Lega Serie A scopre di avere un valore decisamente in crescita all’estero. In mattinata, da Los Angeles, il n.1 del Napoli, intervistato da Radio 24 si è scagliato contro il presidente della Figc e commissario di Lega, Carlo Tavecchio per la mancata riforma dei campionati:

“Poiché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona ci sente e non ci sente e continua a dire: ‘Siete voi della Serie A che dovete imporvi’. E tu che ci stai a fare?”. Poi ha puntato Infront: “Dice bugie che vanno bene ai piccoli club, ma non a quelli che vorrebbero un calcio competitivo”, e se prima c’era un “illuminato” Marco Bogarelli, ora l’ad dell’advisor di Lega, Luigi De Siervo, “non è capace di guidare una Ferrari e, invece di una Ferrari vuol dimostrare che ha una Fiat”.

Poi De Laurentiis ha aggiunto un altro carico in serata, dopo il mandato unanime dei 20 club (Napoli incluso) al sub commissario Paolo Nicoletti e al dg Marco Brunelli come figure tecniche e di garanzia per affiancare De Siervo a Londra nelle trattative private con i 30 operatori che hanno avanzato le 95 offerte, per massimizzare i ricavi.

“Avrei preferito che due presidenti andassero a negoziare i diritti televisivi per l’estero con la presenza di Infront come advisor e non come negoziatore – ha scritto De Laurentiis in una nota -. Nulla in contrario per Nicoletti che stimo professionalmente. Invece trovo completamente inadeguata la figura di Brunelli”.

La missione di Brunelli (sorpreso dall’attacco) e Nicoletti a Londra, che somiglia tanto a un primo esperimento della futura governance di Lega (a metà ottobre sarà varato lo statuto), prevede prima gli incontri con gli operatori che hanno fatto offerte per macroaree o singoli Paesi, poi con i 4 soggetti pronti ad acquistare il pacchetto mondo. Fra un paio di settimane, al massimo entro fine ottobre, il risultato delle trattative private sarà portato al voto dell’assemblea che deciderà se vendere a un unico soggetto o area per area. Nessuno rivela le cifre, ma Tavecchio le definisce “notevoli, il trend è positivo”.

E De Siervo ha sottolineato che “si è scatenata concorrenza fra i primi player al mondo: chiudiamo molto bene questa fase poi faremo molto bene anche sul bando per l’Italia”. Ed entrambi hanno replicato a De Laurentiis. “Mi spiace che abbia la memoria un po’ corta. Da anni auspico la riduzione dei campionati, ma sono le loro assemblee a non averla approvata. E’ singolare ribaltare le responsabilità”, ha notato Tavecchio (contrario alle scommesse sull’uso della Var), secondo cui “serve coraggio per pensare di arrivare ai risultati di Spagna e Inghilterra, visto il punto di partenza della Lega Serie A”.

L’ha presa con il sorriso De Siervo. “Gli voglio bene. Lotteremo perché il risultato dei diritti tv internazionali sia vicino ai 600 milioni della Liga, ma il gap con il nostro campionato resiste – ha notato -. Noi per vendere al massimo il nostro prodotto dobbiamo avere tanti Dybala e crescere su stadi e pubblico”.