Nazionale, Balotelli: “Lascio il ritiro”. Prandelli lo precetta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2013 - 14:15 OLTRE 6 MESI FA
Nazionale, Balotelli: "Lascio il ritiro". Prandelli lo precetta

Balotelli (LaPresse)

TORINO – “Cuore ingrato” è il titolo dell’articolo di Marco Ansaldo su La Stampa dove il giornalista spiega come Prandelli abbia difeso Mario Balotelli, e convocato in Nazionale nonostante la squalifica in campionato e il codice etico, ma l’attaccante del Milan, ha chiesto di essere rimandato a casa perché “sono partite che non contano nulla”.

Il modo in cui Mario Balotelli riesce a far saltare la pazienza a chi gli sta attorno ha cento varianti, tutte imprevedibili. Chi si sarebbe aspettato ad esempio che dopo il faccia a faccia di lunedì con Prandelli sui comportamenti da tenere, dal quale era uscito con le orecchie basse, il milanista le rialzasse ieri con una proposta da far volare gli stracci?

Dal momento che non gioca domani a Copenaghen per un lieve risentimento all’adduttore sinistro, Balotelli avrebbe chiesto infatti al ct di rimandarlo a casa evitandogli di tornare con la Nazionale anche per il match di martedì prossimo a Napoli contro l’Armenia per il quale sarebbe disponibile. «Che resto a fare qui, tanto sono partite che non contano nulla», sarebbe stata la frase che ha acceso la reazione di Prandelli.

Il ct infatti aveva speso una parte della riunione di martedì con la squadra per spiegare che l’Italia è già qualificata ma che bisogna chiudere bene il girone, sia per mantenere il posto tra le prime sette del ranking mondiale, garanzia di un posto tra le teste di serie del Mondiale, sia per una questione di prestigio. SuperMario evidentemente non era stato ad ascoltare. O aveva interpretato il tutto a modo suo.

Ma a far perdere le staffe a Prandelli, impresa non facile, è stato soprattutto l’ingrato menefreghismo del ragazzo per il quale aveva speso la faccia, chiamandolo in Nazionale nonostante mezza Italia gli chiedesse di applicare il codice etico e di escluderlo dopo la sceneggiata e le minacce all’arbitro Banti al termine di Milan-Napoli. «Come? Io ho fatto tutto questo per te e vieni a chiedermi di andartene?», sarebbe stata la replica del commissario tecnico, tra l’incredulo, il rassegnato e l’arrabbiato duro.

Anziché a casa, Prandelli l’ha mandato a quel paese, probabilmente pentendosi di spendere tante energie e tanto tempo per raddrizzare un chiodo storto. (…)

Almeno in questo caso, il Milan sta dalla parte di Prandelli dopo aver accertato che il malanno dell’attaccante è poca cosa e che gli esami non hanno evidenziato lesioni muscolari. Mentre le convocazioni di Montolivo e Abate avevano creato qualche mugugno, perché sono due giocatori spremuti, la possibilità che Balotelli giochi una partita in Nazionale dopo le settimane di sosta per la squalifica piace ad Allegri e al club. Perciò da Milano gli è arrivato l’ordine di non rompere le scatole e di starsene dov’è, possibilmente ricucendo lo strappo. (…)