Manca poco più di un mese agli Europei di Budapest e per Federica Pellegrini ”non è ancora il momento per essere velocissima”. In allenamento sta mettendo chilometri di gambe e braccia e nella vasca dell’Harbour Club di Milano nuota senza forzare un modesto 55”80 sui 100 metri stile libero, ma è stata la più applaudita nella prima serata della Swimming Cup, impreziosita dal 5/0 tempo mondiale dell’anno della russa Yulia Efimova sui 50 metri a rana (30”96).
Oggi Federica annuncerà se in Ungheria, oltre a 200 e 400, nuoterà anche gli 800 metri stile libero; intanto si è cimentata sulle due vasche, fuori dai suoi piani per gli europei. ”E’ stato solo un’esibizione e mi sono divertita – sorride la primatista mondiale dei 200 e 400 stile libero -. Sono stanchissima, i muscoli sono pesanti per il duro lavoro di allenamento che sto facendo ma mi sento bene e conto di arrivare nelle migliori condizioni a Budapest”.
L’Europeo ‘è’ sempre stato un po’ maledetto” per la veneta, che non ha mai vinto l’oro nei 200, nel 2006 proprio a Budapest fu condizionata da una spalla acciaccata e nel 2008 a Eindhoven fu squalificata sul blocco di partenza ingiustamente da un giudice. Sarebbe servita la prova tv, che da più parti si invoca anche nel calcio? ”Potrebbe essere utile, ma – osserva Federica Pellegrini – quella volta la rabbia durò poco perché poi vinsi tre medaglie”.