Nuova bufera doping nel ciclismo: sostanze proibite a casa di Bernucci

Pubblicato il 4 Aprile 2010 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

Lorenzo Bernucci

La Guardia di Finanza ha messo a segno un’operazione di ampio respiro contro la “farmacia del doping” nella zona tra Pisa e Lucca. E il mondo del ciclismo rischia una nuova bufera. Nella rete dei controlli è finito un giovane velocista: Lorenzo Bernucci. E la vicenda tocca anche il suo capitano nella Lampre, Alessandro Petacchi, 149 vittorie in carriera fra cui la Milano-Sanremo del 2005.

Infatti, anche l’abitazione del velocista spezzino è stata perquisita, ma sugli esiti dell’operazione al momento non trapela nulla. Bernucci non ha potuto prendere il via al Giro delle Fiandre a causa di un improvviso malore ed è dovuto tornare a casa. Anche perché in giornata è stato avvisato dalla moglie della visita dei militari che hanno perquisito la sua abitazione a Quarrata.

A quanto si sa al momento i finanzieri avrebbero sequestrato a casa di Bernucci alcuni prodotti che rientrano nella lista di quelli vietati per doping, come l’albumina (una sostanza usata per diluire il sangue e abbassare così l’ematocrito), la sibutramina (uno stimolante) e alcune fiale di provenienza straniera il cui contenuto deve essere analizzato. Ciò che inguaia notevolmente il corridore di Sarzana, che rischia l’immediato licenziamento da parte della squadra e una severa squalifica (almeno due anni, se non si terrà conto di un precedente) per detenzione di sostanze proibite dalla legge 376/2000.

Professionista dal 2002 con la Landbouwkrediet Colnago, poi con la Fassa Bortolo e la Lpr, il corridore non sarebbe nuovo a vicende di doping. E sembra che l’indagine che lo riguarda risalga proprio al lontano 2002.