Serie A, Palermo-Genoa 1-0: decide Pinilla

Pubblicato il 7 Novembre 2010 - 22:46 OLTRE 6 MESI FA

Serie A, Palermo-Genoa 1-0. Gol: Mauricio Pinilla 45′.

Grande prestazione del Palermo che supera per 1-0 il Genoa nel posticipo della decima giornata del campionato di calcio di Serie A.

I rosanero dominano la partita, segnano con Mauricio Pinilla e colpiscono altri due pali, sempre con il cileno. Gara da dimenticare per il Genoa di Gian Piero Gasperini.

I rossoblù non sono riusciti ad entrare in partita e si sono resi pericolosi solamente con il grande ex della partita, Luca Toni. Ecco la cronaca minuto per minuto del match.

45′ I rosanero hanno dominato la prima frazione di gioco e passano con un gol di Pinilla su assist di tacco di Pastore.

26′ Il Palermo continua ad attaccare. Sempre Pinilla, il centravanti cileno colpisce il secondo palo della partita.

12′ Mauricio Pinilla, attaccante del Palermo, colpisce il palo alla destra del portiere del Genoa Eduardo.

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Le formazioni ufficiali del posticipo di Serie A.

PALERMO (4-3-2-1): 46 Sirigu, 16 Cassani, 6 Munoz, 5 Bovo, 42 Balzaretti, 8 Migliaccio, 21 Bacinovic, 23 Nocerino, 27 Pastore, 72 Ilicic, 51 Pinilla Ferrera. (99 Benussi, 3 Goian, 29 Garcia, 4 Kasami, 24 Rigoni, 10 Miccoli, 32 Maccarone). Squalificati: nessuno. Diffidati: Cassani. Indisponibili: Hernandez, Liverani.

GENOA (4-4-2): 1 Eduardo, 16 Ranocchia, 3 Dainelli, 13 Kaladze, 4 Criscito, 7 Rossi, 18 Rafinha, 36 Zuculini, 20 Mesto, 9 Toni, 22 Destro. (73 Scarpi, 24 Moretti, 5 Tomovic, 42 Veloso, 23 Modesto, 34 Doninelli, 25 Boyake). All.: Gasperini. Squalificati: Milanetto. Diffidati: Rafinha, Dainelli. Indisponibili: Jankovic, Palacio, Kharja, Sculli, Chico. Arbitro: Brighi di Cesena.

Riviviamo la settimana precedente alla partita.

”Veloso e Rudolf sono ok, uno dei due potrebbe giocare dall’inizio mentre l’altro potrebbe entrare a partita in corso”. Un raggio di sole illumina il campo di allenamento del Genoa a Pegli nel giorno dell’ottavo anniversario della scomparsa del capitano rossoblu’ per antonomasia, Gianluca Signorini. Le parole di Gasperini nella conferenza alla vigilia della sfida con il Palermo portano infatti buone notizie. Assenti Milanetto e Chico, il primo per squalifica il secondo per infortunio, l’ennesimo di questo ultimo mese maledetto per i rossoblu’, sempre fuori Jankovic, Palacio, Palladino, Sculli e Kharja (”che la settimana prossima potrebbe tornare disponibile” spiega il tecnico), il Grifone recupera due pedine importanti in vista di una gara difficile. ”La sensazione e’ di essere sulla strada giusta – confessa Gasperini -, il rammarico e’ solo per la classifica che poteva essere migliore. La squadra e’ serena e lo e’ sempre stata. C’e’ una grande concentrazione e il gruppo si sta formando nel migliore dei modi. A Palermo affronteremo una squadra di valore che sta vivendo un momento delicato e difficile, da parte nostra ci siamo preparati al meglio per affrontare con tante sfaccettature questa gara”. Un Genoa camaleontico che proprio sulla capacita’ di cambiare in corsa contera’ per superare i rosanero. ”Una squadra che sa cambiare pelle durante la partita la ritengo una forza. Per noi se non fosse stato cosi’ sarebbe stato piu’ difficile superare questo momento. La visita del presidente? e’ stata molto positiva, ha dimostrato di essere ancora piu’ vicino alla squadra e lo spirito e’ ottimo”. Tra i pericoli del posticipo sicuramente l’argentino Pastore. ”E’ uno di quelli che si e’ messo piu’ in vista tra i giovani in questo campionato. Ha fatto partite importanti ma non siamo preoccupati, in fondo ogni volta in serie A ne incontriamo uno simile di giocatore. La scorsa volta era Sneijder, ora Pastore, e’ normale in questo campionato”. Sulla formazione Gasperini non si sbilancia ma ammette che Ranocchia spostato a destra per sostituire Chico possa essere una soluzione. Palermo per il tecnico piemontese e’ pero’ anche una parte importante del suo passato e soprattutto moltissismi ricordi. ”Ci sono stato dal ’78 all’83, mi ricordo in particolare il clima della Sicilia, un clima che non ho piu’ trovato da nessun’altra parte in Italia. Il clima e i profumi. C’era poi un affetto incredibile, eravamo una squadra giovane e simpatica. La tifoseria all’epoca era piu’ numerosa di oggi, lo stadio sempre pieno e ricordo gli allenamenti del giovedi’ con quattro, cinquemila persone”. Venti i giocatori convocati dal tecnico per questa trasferta. Tra loro anche i tre Primavera Perin, Doninelli e Boakye che partiranno con i compagni con un volo charter arrivando in serata nel capoluogo siciliano. Il ritorno gia’ domenica sera subito dopo la partita, lunedi’ prevista infatti una sessione di allenamento in vista del turno infrasettimanale che vedra’ il Grifone impegnato con il Bologna al Ferraris.

Cassano al Genoa? ”perche’ no… Se il presidente Preziosi lo compra poi lo scambia con Milito”. L’ipotesi, ventilata dal bomber genoano Luca Toni, di veder arrivare Antonio Cassano in rossoblu’ turba i sonni dei tifosi del Genoa che affollano i siti web su internet di frasi e consigli al presidente Enrico Preziosi: ”che non si azzardi a comprarsi Cassano”. Il presidente del Genoa, al quale in molti ieri avevano chiesto se l’ipotesi avanzata da Luca Toni era realizzabile, aveva risposto di ”avere un’idea” ma che non aveva intenzione di dirla. Oggi ribadisce che preferisce il silenzio. Troppa rivalita’ tra Genoa e Samp, basta una parola per far esplodere tutto. Non solo: Preziosi e’ abituato a sbalordire con effetti speciali. Quindi la sorpresa, se ci sara’, non sara’ preceduta dal rullo di tamburi. Ma internet e’ libero e quindi i tifosi si prodigano di consigli per gli acquisti, anche in caso di saldi anticipati come in questo caso. Convinti che il presidente della Samp Garrone voglia liberarsi a tutti i costi del fantasista barese, i tifosi invitano Preziosi alle piu’ spericolate speculazioni di mercato come quella di ”prendersi Cassano e poi scambiarlo con Milito”. Ma i costi del cartellino di Cassano sembrerebbero proibitivi anche per Zamparini che aveva detto che se lo sarebbe comprato ma ”non alle cifre di oggi”. Quindi, ”Preziosi – scrivono i tifosi – dovrebbe dar fondo al portafogli e non lo fara”’. Ma ci sono anche consigli tattici: ”Poi come lo facciamo giocare? al posto di Palacio? no, Palacio non si tocca”. O anche: ”Se venisse, Gasperini potrebbe farlo giocare ala destra”. E infine: ”No, Cassano no. Piuttosto ricompriamoci Bouzaiene”.

”Sono venuto per trovare il mister e i ragazzi che non vedevo da un po”’. Cosi’ Enrico Preziosi ha salutato i giornalisti un po’ sorpresi dall’arrivo del numero uno rossoblu’ che si e’ presentato a Pegli assieme al tecnico Gasperini. Un’occasione per il presidente rossoblu’ per parlare della stagione, a cominciare dal suo Genoa falcidiato dagli infortuni. ”L’anno scorso si pensava che l’impegno in Europa fosse una delle cause degli infortuni e invece… Per fortuna abbiamo una rosa adeguata, l’unico vero problema e’ in attacco, nessuno puo’ permettersi cinque attaccanti fuori ma so che poi arrivera’ il tempo del recupero per tutti”. Dopo quasi dieci giornate si puo’ in ogni caso trarre un primo bilancio dall’avvio di stagione dei rossoblu’. ”E’ stata una partenza di stagione strana per tutti – spiega Preziosi – con alcune matricole, come Cesena e Brescia che hanno tolto punti alle altre per poi calare. Anche guardando la classifica si vede quante squadre siano sotto i 14 punti eppure con due o tre risultati positivi ci potremmo ritrovare tra le grandi. L’importante e’ non deprimersi ne’ esaltarsi. Penso che fino a dicembre la classifica sara’ cosi’, poi i valori usciranno fuori e si vedra’ chi gioca per salvarsi, per l’Europa o per lo scudetto. Di certo e’ un campionato da gustarsi domenica dopo domenica”. Preziosi ha parlato poi della Lazio capolista. ”Non credo che la Lazio possa arrivare in fondo – ha detto – ma mi farebbe piacere, piuttosto che vedere le solite Milan, Inter o Juve. Faccio il tifo per loro, in bocca al lupo”. ”Quello attuale e’ probabilmente il campionato piu’ strano che abbia mai giocato nella mia gestione in serie A. La Lazio e’ una buona squadra ma sta vivendo uno di quei momenti in cui ti gira tutto bene, non parlo di arbitri ma di episodi in campo, questo e’ anche il bello del calcio. Ci sono altre squadre forse piu’ complete ma non sempre basta. La Lazio fino ad ora non ha fatto errori, e’ una buona squadra meritatamente in testa”. Il pranzo con Gasperini e’ servito a Preziosi anche per parlare del futuro. ”Ma non di formazioni, non sono uno di quei presidenti che fanno gli allenatori – rimarca Preziosi sorridendo -. Abbiamo parlato di altri argomenti, ad esempio di Chico e del suo infortunio. Ma piu’ che altro di strategie ed ho voluto rassicurare l’ambiente. Non sono affatto agitato. Questa e’ una stagione dove non importa la posizione in cui arrivare. Forse pensavamo di fare qualche punto in piu’, ma va bene cosi’, adesso serve serenita”’. Programmi futuri a partire dal mercato di gennaio, e Preziosi chiarisce subito le strategie. ”Non compreremo nessuno. Una rivoluzione adesso significherebbe sconfessare il mercato estivo e noi siamo soddisfatti di come abbiamo operato. Se ci fosse bisogno potremmo pero’ muoverci per un giocatore, ma dipendera’ dagli infortuni o da un eventuale rendimento non all’altezza”. Di sicuro non rischia Eduardo. ”Sono convinto che sia un acquisto azzeccato. Ci sono stati alcuni piccoli episodi che da lui non ci saremmo aspettati, ma qualcuno dimentica ad esempio che a Rubinho si perdonava qualche piccolo errore, a lui invece no. Pensiamo d’aver fatto un acquisto importante, dovra’ solo capire meglio certi meccanismi. Con l’Inter l’errore non e’ stato sul gol, ma il passaggio precedente per velocizzare troppo l’azione nel recupero. Sono sicuro che migliorera’ tantissimo, ha un fisico esplosivo”. Sensazioni positive in vista della trasferta di Palermo. ”Molto dipendera’ dall’approccio, soprattutto quando si gioca fuori casa. Attualmente siamo sotto media lontano da casa. Ma sui valori in campo il Palermo e’ formazione abbordabile. Quello che cambia e’ la voglia di vincere. Di certo proveremo a dire la nostra. Per loro sara’ una gara difficile ma per noi puo’ essere un vantaggio, al primo segnale di debolezza bisognera’ saperne approfittare”.