Parma: panolada anti-arbitri, Ghirardi protesta, ma Donadoni resta calmo

Pubblicato il 7 Marzo 2012 - 00:17 OLTRE 6 MESI FA

PARMA, 6 MAR – Da una parte la 'panolada' dei tifosi gialloblu', dall'altra le proteste del presidente Tommaso Ghirardi, in mezzo il savoir faire di Roberto Donadoni. Di fronte alla bufera arbitri, solo l'ex ct della nazionale riesce a rimanere impassibile in casa ducale. Le direzioni di Romeo con il Genoa e Valeri con il Napoli, ma anche le dichiarazioni di ieri del designatore Nicchi stanno pesando, e non poco, nella vigilia di Parma-Fiorentina, recupero della gara rinviata per neve lo scorso 13 febbraio.

Domani alle 18,30 si comincera' con i fazzoletti bianchi del pubblico dei Parma Club. In curva nord, covo degli ultra' gialloblu' Boys 1977, suoneranno invece centinaia di fischietti. Una contestazione ferma, ma civile, che la dice lunga sul clima che vivra' domani in campo Rizzoli, direttore di gara designato. ''Considero l'arbitro una pedina importante in un contesto importante ma ho sempre creduto che chiunque venga designato cerchi di dirigere in maniera perfetta, precisa e con grande professionalita' – dice cercando di gettare acqua sul fuoco Roberto Donadoni – Che ci sia Rizzoli mi fa felice ma il mio comportamento sarebbe stato lo stesso anche con un altro. Gli avvenimenti di questi giorni non cambiano nulla per me – prosegue sulla stessa linea l'allenatore ducale – Non pretendiamo nulla di piu' di cio' che e' lecito aspettarsi. E' giusto che ci sia equita' di considerazione. Stiamo cercando di tenere un certo tipo di condotta che a mio avviso e' impossibile equivocare''. Ma c'e' chi continua a chiedere nell'ambiente emiliano di abbandonare la linea morbida. Linea che, visto quando successo con il Napoli, non avrebbe pagato. La replica di Donadoni, questa volta si', e' piccata. ''Sono stufo e nauseato di questi discorsi. Perche' comportarsi normalmente, in modo corretto ed onesto deve risultare controproducente? Se cosi' fosse vorrebbe dire stravolgere la logica del mondo''.

E allora meglio parlare dei giocatori. ''Noi soli abbiamo la possibilita' di conquistarci punti sul campo – spiega Donadoni – Contro il Napoli abbiamo creato quattro o cinque occasioni e non le abbiamo concretizzate. Dobbiamo essere bravi e non crearci alibi. Gli alibi sono per i perdenti. Domenica abbiamo fatto un'ottima prestazione, che e' ulteriormente migliorabile. Se avessimo fatto uno o due gol in piu' le cose sarebbero state meno discusse. Possiamo e dobbiamo migliorare. Il resto sono chiacchiere''. Un richiamo fermo alle responsabilita' del gruppo visto che la classifica comincia a diventare preoccupante. Nelle ultime domeniche il vantaggio sulla zona retrocessione si e' pericolosamente assottigliato ed ora, quale sia la direzione arbitrale, il Parma non puo' piu' sbagliare. ''Siamo alla ricerca di tre punti per noi importantissimi perche' la classifica non ci permette di considerarli diversamente – sottolinea Donadoni – Saranno novanta minuti in cui non si dovranno disperdere energie e avere la massima convinzione. Per questo voglio in campo giocatori che stiano bene''.

Ed e' per questo motivo che il tecnico non ha regalato nessun indizio sulla formazione. ''Scegliero' solo dopo la rifinitura, anche se alla fine molto probabilmente si andra' verso la conferma di quasi tutta la formazione che ha dato filo da torcere al Napoli. Ancora assenti gli infortunati Gobbi, Floccari e Palladino e out per squalifica Lucarelli e Musacci, Okaka e Biabiany si contenderanno il ruolo di partner d'attacco a Giovinco. Nel caso la spuntasse l'ex romanista, Biabiany partira' comunque da titolare pronto a pungere sulla fascia destra di centrocampo.