Parma-Ancona, scommesse boom e record di vincite a Pozzuoli

Pubblicato il 13 Aprile 2017 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Parma-Ancona, scommesse boom e record di vincite a Pozzuoli

I tifosi del Parma nella foto Ansa

PARMA – Si è verificato un flusso anomalo di scommesse sul successo dell’Ancona, ultima in classifica nel girone B di Lega Pro, contro il Parma, squadra in lotta per la promozione in Serie B.

Il risultato esatto, 0-2, pagava tra 65 e 130 volte la posta. Un intero condominio ha incassato 30mila euro, vincite anche a Napoli e ad Ancona.

Come scrive La Gazzetta dello Sport con Gianluca Monti, restano tanti dubbi da chiarire: come facevano a sapere praticamente tutti, sia a Monterusciello che a Toiano – due rioni popolari di Pozzuoli -, che Parma-Ancona sarebbe finita così?

Come mai anche a Napoli si sono registrate innumerevoli giocate sul risultato esatto di questa partita?

Come mai, a quanto pare, lo stesso è accaduto pure ad Ancona? Difficile per adesso dare risposte così come è difficile capire perché visto il flusso sicuramente anomalo di puntate la gara non sia stata tolta dal palinsesto da parte delle agenzie di scommesse che adesso sono chiamate a pagare esorbitanti vincite agli scommettitori che erano stati “informati” di questo clamoroso 0-2.

La società emiliana si dissocia da quanto riportato dal Mattino, che è stato il primo quotidiano a parlare del flusso anomalo di scommesse e delle vincite record in Campania e ad Ancona, con un comunicato ufficiale.

Il Parma Calcio 1913 – si legge nel comunicato – esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “Il Mattino” di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa , attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l’insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona. La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico. Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo”.