Parma, Europa League con inghippo: non ha licenza Uefa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2014 - 23:51 OLTRE 6 MESI FA
Ghirardi, presidente del Parma (LaPresse)

Ghirardi, presidente del Parma (LaPresse)

PARMA – L’Europa? Dopo l’era Parmalat, pareva destinata a rimanere un sogno, per il Parma. Otto anni dopo l’ultima partecipazione, invece, rischia di esserne escluso da un cavillo.

Ieri era tornata a mettere la marca da bollo sul passaporto (grazie a una società solida, investimenti mirati senza follie, a un allenatore come Donadoni che ha saputo tirare fuori il meglio da ciò che gli è stato messo a disposizione e grazie anche a un briciolo di fortuna), oggi sembra aver perso il documento per un ritardato versamento Irpef.

Non ha infatti conseguito la licenza Uefa per la stagione 2015. Il nome del club non figura nell’elenco Figc, dopo le decisioni delle Commissioni di Primo e Secondo grado, che attribuisce le licenze a Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino (che gli subentrerebbe), Udinese e Verona.

Il problema, per altro già negato dal patron Ghirardi, sarebbe un ritardo nel versamento Irpef. La società non ci sta: si dice “sorpresa” e spiega che “pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione, il Parma Fc, tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni, non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un’intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici.

Per questi motivi il Parma Fc ricorrerà senza indugi all’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale (che si riunirà il 28 maggio) nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza Uefa”.

Che l’Europa non fosse semplice ea chiaro, soprattutto in chiave dei ritocchi da fare sul mercato e un piano ferie anticipato. Per il Parma, se il ricorso sarà accolto, l’impegno comincerà infatti il 31 luglio con una sfida andata e ritorno da non sbagliare per non vanificare subito tutta la fatica fatta per agguantare il sesto posto. A bloccare questo percorso la vicenda legata alla licenza Uefa e al ricorso presentato dalla società alla Commissione di secondo grado. Il verdetto lascia basita la dirigenza crociata che era certa di aver convinto di aver ragione sulle contestazioni mosse.

La partenza per il ritorno nelle sfere alte europee era buona: l’allenatore, Donadoni, dà segnali di voler rimanere, anche se non sembra semplice, anche per lui, dire no ad una eventuale chiamata da parte del Diavolo.

“A oggi non abbiamo avuto segnali dal Milan – ha detto il presidente Tommaso Ghirardi – stiamo benissimo con Donadoni, adesso lui si prende qualche giorno e va a giocare a golf. Una volta definita la panchina, però, ci sarebbe stato comunque bisogno di costruire una squadra all’altezza della competizione europea, tenendo anche presente le offerte importanti che arrivano anche da grandi club per alcuni dei giocatori che sono stati protagonisti della, teorica per ora, impresa europea. .