Partita del cuore, rissa falli e insulti: Nedved, Moreno, Ramazzotti, Barbarossa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2015 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
Partita del cuore, rissa falli e insulti: Nedved, Moreno, Ramazzotti, Barbarossa

Partita del cuore, rissa falli e insulti: Nedved, Moreno, Ramazzotti, Barbarossa

TORINO –  La partita del cuore. Una delle tante, di quelle che “il risultato non conta”, si fanno per fare beneficenza e i protagonisti, ex calciatori, attori e cantanti, ci rimediano la possibilità di giocare in uno stadio vero e un po’ di pubblicità. A Torino, però, non va così. Perché c’è qualcuno per cui conta, se non proprio il risultato, almeno fare bella figura. Capita infatti che un pallone d’oro, Pavel Nedved, si veda rifilare un tunnel da un rapper, Moreno. E che quel pallone d’oro (uno a dire il vero non sempre tranquillissimo in campo) reagisca contro il rapper vendicandosi con uno sgambetto. Alla faccia della partita del cuore.

E’ andata così la sera del 2 giugno a Torino. E non è finita là. Perché dopo lo sgambetto di Nedved a Moreno ci sono state anche le proteste, l’arbitro quasi rincorso, come in una “vera” partita di calcio.  Subito dopo il fallaccio si scatena un parapiglia. Tra i più attivi, ben inquadrati dalle telecamere, ci sono due cantanti: Luca Barbarossa ed Eros Ramazzotti. Cosa succeda in quei momenti è difficile ricostruirlo per intero. Sta di fatto che non tutto finisce pacificamente in campo.

Ramazzotti, infatti, la prende malissimo. Perché volano parole grosse, forse troppo. E quindi sul suo account Instagram Ramazzotti riferisce addirittura di minacce di morte:

Quando una persona in un campo di calcio in una partita benefica ti dice:” se mi ritocchi ti ammazzo qui davanti a tutti”, tu che fai?? Prendi e te ne vai. Io non ho fatto altro che andare di fronte a lui dicendogli di uccidermi, ne più e ne meno. Io sono buono ma le ingiustizie e le minacce non le accetto. La sua reazione poteva e doveva essere molto più pacata ed intelligente. Cmq la vita và avanti, ringrazio tutti quelli che ogni giorno fanno qualcosa per qualcuno che ce ne ha bisogno, senza fare i fenomeni e i giocolieri saltimbacchi prendendo per il culo gli altri, ma impegnandosi veramente con il cuore.

Ramazzotti però non spiega con chi ce l’ha. Vicino a lui, in quel momento, oltre a Nedved c’erano Raoul Bova, Andrea Agnelli, Massimo Giletti, Luca Barbarossa, Enrico Ruggeri. Uno di loro, se quello che dice Ramazzotti è vero, ha decisamente esagerato.