Del Neri: “Juventus dimezzata ma vincere è un obbligo”

Pubblicato il 3 Novembre 2010 - 18:25 OLTRE 6 MESI FA

Emergenza da paura, ma non deve trasformarsi in alibi: la Juventus ha l’obbligo di cercare la vittoria comunque, senza piangersi addosso. E’ il motto di Gigi Del Neri alla vigilia del match con il Salisburgo, decisivo per il girone di Europa League. I bianconeri, reduci da tre pareggi, vogliono battere gli austriaci e poi ”giocarsi tutto a Poznan”, come spiega in modo esplicito il tecnico bianconero. In effetti, la situazione dell’infermeria juventina e’ quasi paradossale: ai dieci infortunati della lista si aggiungono Sissoko e Melo, vittime di affaticamenti che non preoccuperebbero se in vista non ci fosse il Cesena domenica.

E in prospettiva il brasiliano e Marchisio potrebbero fermarsi perche’ diffidati in campionato. Alla lista di Europa League si devono inoltre togliere pure Quagliarella e Aquilani, che non sono disponibili per regolamento. Lo stesso Del Neri ammette: ”Possono capitare periodi come questo, ma nella mia carriera tanta sfortuna in infermeria in un colpo solo non mi era mai successa. La preparazione non c’entra, perche’ si tratta nella quasi totalita’ di incidenti traumatici”. Nemmeno il Primavera Ferrero, che sarebbe stato scelto come vice Chiellini, e’ disponibile perche’ si e’ infortunato con la sua squadra. ”Due giovani giocheranno di sicuro – chiarisce Del Neri – anche se cerchero’ di recuperare chi mi da’ piu’ spessore per la sua esperienza, perche’ abituato a giocare ad alti livelli sebbene non e’ al massimo. Facciamo finta che sia un ampio turn over…”. I nomi dei papabili sono Giandonato, centrocampista interno e Filippo Boniperti, centrocampista esterno dal nome celebre e dal passo svelto, che potrebbe essere il vice-Pepe, schierato per la prima volta dall’inizio (a San Siro aveva disputato uno spezzone per necessita’) terzino, visto che i reintegrati Grosso e Salihamidzic non sono stati inseriti nella lista Uefa.

”Teniamo anche alla Coppa – assicura Del Neri – ma in questo momento le soluzioni possibili sono queste e il nostro spirito non cambia. Krasic? Ha pagato il dazio della sua ancora scarsa conoscenza del mondo del calcio italiano. Sara’ carico, come d’altronde lo e’ sempre. Spero che si dimostri l’arma in piu’ come ha fatto a Salisburgo. Gli austriaci sono una squadra con valori diversi da quelli che dimostrerebbe la sua classifica in campionato. Amauri? Gli chiedo impegno e non i gol. Per me e’ come se ne avesse gia’ fatti venti. Deve recuperare la condizione atletica, ma non e’ un problema”.