Pellegrini: il flop, le critiche, la pausa. E il maxi incasso dagli sponsor

Pubblicato il 1 Agosto 2012 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA
Federica Pellegrini (LaPresse)

ROMA – “Si è allenata poco”. “Ha pensato solo alla pubblicità, alla sua vita sentimentale, ad apparire sui giornali”. “Non ha più gli stimoli di una volta”. “Si è montata la testa”. Accuse che provano ad essere spiegazioni del flop di Federica Pellegrini alle Olimpiadi di Londra. La nuotatrice ha chiuso le sue gare con due quinti posti lontanissima dalle vincitrici, lontana dalle medaglie, mai davvero in corsa, mai dando l’impressione di poter provare a vincere. Ma le “spiegazioni” di alcuni giornali, così come i tweet velenosi di chi la aspettava al varco o l’ironia a sfondo sessuale che affolla le bacheche di Facebook su quanto è successo in vasca dicono poco o niente.

Il risultato, lo sa anche la Pellegrini, è quello che è. Deludente, come è deludente e  non poco il bilancio di tutta la spedizione azzurra. Solo che si parla soprattutto di lei e del suo compagno, Filippo Magnini, che nella sua gara ha fatto una figura da dimenticare. Magnini in verità ci ha messo del suo prendendosela con la preparazione sbagliata. Non è stato l’unico, è vero e forse non ha neppure tutti i torti. Certo Fabio Scozzoli che la sua finale l’ha bucata ha fatto figura migliore presentandosi dieci secondi dopo davanti ai microfoni per dire: “Ho nuotato male”. E anche Federica Pellegrini, che prima della finale aveva utilizzato il poker texano per annunciare la sua intenzione di provarci (“all in”) evita di scaricare la colpa all’esterno e ammette che lei, il super tempo della vincitrice Schmitt “non lo avrebbe mai fatto neppure se fosse stata in forma”. Perché “ogni tanto si è i più forti, ogni tanto no”.

Una cosa, forse, va ricordata. Nello sport non esiste il dovere della vittoria, esiste casomai il diritto provarci. Si può anche pensare che la Pellegrini si “sia montata la testa” è lecito anche gradire poco certi eccessi comportamentali, certe interviste concesse proprio per il gusto di attirare l’attenzione. Ma questo con il fatto sportivo ha poco a che fare. Come poco a che fare con il flop hanno gli spot. Su twitter uno degli hashtag più utilizzati è quello di una marca di biscotti di cui la Pellegrini è testimonial. Ma perché ciò che è lecito per un Alex Del Piero con il famoso “uccellino” o a Francesco Totti con un operatore di telefonia non dovrebbe essere lecito per una nuotatrice?

E’ assolutamente lecito criticare corna e linguaccia, non apprezzare il “gran rifiuto” di fare da portabandiera, trovare di dubbio gusto le esternazioni sul “sesso coi tacchi a spillo negli spogliatoi”. E’ decisamente meno lecito dimenticare che Federica Pellegrini è l’unica donna del pianeta Terra ad aver nuotato i 400 stile libero in meno di 4 minuti. Era il 2009 non il 1800. C’erano altri costumi, è vero, ma c’erano anche per le sue avversarie.

Il fatto è che il nuoto non è il calcio e che quindi in pochi, solo chi è in qualche modo addetto ai lavori,  hanno spiegazioni “tecniche” da dare. Non esiste l’allenatore di turno da “crocifiggere” pubblicamente per una formazione o per un cambio sbagliato e allora si cerca altrove, fuori dal fatto sportivo, una spiegazione che dovrebbe essere prima di tutto sportiva.

In ogni caso la Pellegrini ora può “staccare” e come annunciato dedicarsi ad altro. Per un anno farà gare che non sono le sue, quelle super veloci dei 50 e dei 100 stile libero. Un modo, forse, per provare a “divertirsi” anche in allenamento. Anche perché le cifre incassate dalla nuotatrice con i soli sponsor le permettono di pensare ad altro con tutta tranquillità.

Scrive il Sole 24 Ore che nonostante il flop gli introiti pubblicitari della Pellegrini continueranno a salire: “Dal 2010 si narra, con ampia approssimazione, di un gettito complessivo per la campionessa di 2 milioni di euro l’anno, garantito dagli sponsor Mizuno, Armani, Barilla, Enel, Nilox e Yamamay. Quest’ ultimo (300mila euro) è già esteso, gli altri contratti scadono a fine 2012. Resteranno gli stessi, ne arriveranno di nuovi, ma certamente cambieranno le fee se è vero che Federica Pellegrini punta ora a incassi complessivi di 4 milioni di euro l’anno. Il doppio di oggi e indipendentemente dalla performance di ieri”.

Pellegrini, insomma, resta star anche se non è più regina. Quanto a chi, come la Gazzetta dello Sport si chiede se la sua epoca sia finita, forse è meglio essere cauti e aspettare il 2014 e il ritorno alle sue gare. La Pellegrini non ha nulla da dimostrare, i suoi record mondiali sono ancora là. Quindi tornerà se avrà energia e voglia. Spot o non spot, gossip o non gossip. Allora si vedrà.