Europei nuoto, l’influenza ferma la Pellegrini: forfait nei 400 stile libero

Pubblicato il 15 Agosto 2010 - 13:22 OLTRE 6 MESI FA

Federica Pellegrini

L’Italia saluta l’ultima occasione di spettacolo agli Europei di nuoto di Budapest. Il malessere già annunciato dopo l’oro  di sabato nei 200 stile libero ha spinto Federica Pellegrini a rinunciare a scendere in acqua nelle batterie dei 400, gara che avrebbe vinto senza troppi affanni.

Cosi’ il giorno di chiusura del torneo continentale non avrà la sua protagonista. La campionessa azzurra, per il persistere dei dolori articolari e della febbre con cui aveva però gareggiato anche ieri, dopo un breve test mattutino in vasca ha deciso di rinunciare.

”Era influenzata, peccato, dispiace perché perdiamo una medaglia – ha spiegato Marco Bonifazi, coordinatore delle Nazionali e capo delegazione dell’Italia a Budapest – ma gli atleti vanno rispettati”. Nelle batterie la britannica Rebecca Adlington, umiliata dalla Pellegrini nella finale degli 800, ha chiuso con il miglior tempo, davanti alla spagnola Patricia Castro Ortega e alla solita danese, Lotte Friis.

E se Superfede è la grande assente della giornata, la finale per il rotto della cuffia nei 400 misti la guadagna il suo fidanzato, Luca Marin: l’azzurro sarebbe rimasto fuori, visto che ha chiuso le batterie con il nono tempo di 4’18”01; ma l’eliminazione forzata di uno dei tre ungheresi ai blocchi (sacrificato Gergo Kis, terzo alle spalle dei due connazionali Laszlo Cseh e David Verraszto) lo ha riammesso. ”Sono contento, stasera vedremo” le uniche parole di Marin.

Fuori Federico Turrini, solo 15/o in 4’23”06 e Angelo Luca Dioli, 16/o in 4’23”42. Si qualificano le due staffette 4X100 miste: le donne (Gemo-Guzzetti-Segat-Masini Luccetti) con il sesto tempo di 4’07”73 (prima la Gran Bretagna); come i maschi (Di Tora-Scozzoli-Pizzamiglio-Magnini) in 3’38”63. I piu’ veloci gli olandesi. Nei tuffi in finale, con il quarto punteggio, Tania Cagnotto e Francesca Dallape’ nel trampolino tre metri sincro. Le due cercano il riscatto dopo la delusione della gara individuale.