Francesco Mancini è morto: la curva del Pescara lo ha omaggiato

Pubblicato il 31 Marzo 2012 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

Pescara (LaPresse)

PESCARA –  ”Grande persona, un vuoto immenso…il nostro dolore in questo silenzio. Ciao Franco”. Con questo striscione la curva Nord ha accolto le squadre in campo per tributare l’ultimo saluto a Francesco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara ed ex n.1 del Foggia dei miracoli di Zeman, scomparso ieri pomeriggio per un malore.    Prima dell’inizio della gara Pescara-Bari, il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, il portiere Luca Anania e il capitano Marco Sansovini hanno depositato due mazzi di fiori sulla panchina aggiuntiva dove Francesco seguiva le gare casalinghe del Pescara.

Momenti toccanti anche qualche minuto prima con il primo figlio di Mancini, Francesco (stesso nome del padre) 12 anni, ha ricevuto la maglia da portiere del Pescara con la scritta ”Mancio 1”. Durante il minuto di raccoglimento fatto osservare, in memoria di Mancini, dall’arbitro Ostinelli di Como, sul tabellone elettronico dello Stadio Adriatico scorrevano le immagini con il volto sorridente di Francesco Mancini, con la scritta ”Ciao Mancio”.

Grande la commozione sugli spalti, dove i 15 mila spettatori, molti con le lacrime agli occhi, hanno applaudito per diversi minuti il preparatore dei portieri biancazzurro scomparso ieri. Grande commozione anche nello spicchio del settore di curva Sud dove hanno trovato posto alcune decine di tifosi baresi.    Nei minuti precedenti l’avvio della gara, sono state mandate dall’altoparlante dello stadio musiche reggae di Bob Marley, mito di Francesco mancini che suonava la batteria in una band di amici. Al 8′, al gol del vantaggio del Pescara, segnato da Immobile, tutti i giocatori sono andati sotto la panchina biancazzurra ad abbracciare Zeman e gli altri componenti lo staff tecnico; al 20′ per il Bari ha pareggiato Scavone.