Prandelli e Abete si dimettono dopo fallimento Mondiali Brasile 2014

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2014 - 21:15| Aggiornato il 6 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Prandelli e Abete si dimettono dopo fallimento Mondiali Brasile 2014

Prandelli e Abete si dimettono dopo fallimento Mondiali Brasile 2014 (LaPresse)

RIO DE JANEIRO, BRASILE – Fallimento Italia ai Mondiali di Brasile 2014, lasciano tutti: Cesare Prandelli, ct della Nazionale, e Giancarlo Abete, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, hanno rassegnato le loro dimissioni, definendole irrevocabili,  nel corso della conferenza stampa post partita contro l’Uruguay.

Prandelli: ‘‘Sono responsabile del progetto tecnico, e dunque ho annunciato al presidente Figc Abete e a Demetrio Albertini le mie dimissioni. Anche le mie dimissioni sono irrevocabili”. Così Cesare Prandelli ha risposto all’invito del presidente Figc Abete di ripensare alla sua decisione. ”Da quando ho firmato il rinnovo, sono partiti attacchi come fossimo un partito politico: non rubo i soldi dei contribuenti, non ho mai rubato ”.

Abete: “Convocherò un consiglio federale tra venerdì e lunedì, al rientro, ed ho detto anche a Prandelli che spero che lui le ritiri. Al di la del risultato, che ovviamente amareggia tutti, credo che sia stato fatto tutto il possibile visto il livello di competitività del nostro calcio, ho detto anche ad Albertini e Prandelli che andrò in Consiglio Federale con le mie dimissioni irrevocabili, non perché senta delle responsabilità, ma perché voglio favorire un livello di riflessione sulle strategie future della Federazione. Avevo già preso questa decisione prima dell’inizio del Mondiale, qualunque fosse stato il risultato. Spero comunque che il consiglio federale respingerà le dimissioni di Prandelli e che lui receda dalla volontà che ha espresso. L’11 di agosto o appena dopo convocherò l’assemblea per far si che la ripresa del campionato venga fatta con una nuova dirigenza. Chiunque sarà il nuovo presidente federale, avrà tutto il mio appoggio. Me ne vado con l’amarezza del tifoso e con la serenità di aver fatto tutto il possibile“”

L’Italia subisce la settima eliminazione della sua storia ai Mondiali, al termine della fase a gironi: nei sei precedenti casi l’ultima gara azzurra della kermesse iridata è stata il capolinea per il commissario tecnico dell’epoca: fuori il duo Novo-Bardelli dopo Italia-Paraguay 2-0 del 2 luglio 1950; a casa Czeizler/Piola dopo Svizzera-Italia 4-1 del 23 giugno 1954, esonero per Ferrari e Mazza dopo Italia-Svizzera 3-0 del 7 giugno 1962, fuori Edmondo Fabbri dopo Corea del Nord-Italia 1-0 del 19 luglio 1966, a casa Ferruccio Valcareggi dopo Polonia-Italia 2-1 del 23 giugno 1974 ed anche Marcello Lippi dopo Slovacchia-Italia 3-2 del 24 giugno 2010. Stessa sorte per Cesare Prandelli che ha rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta con l’Uruguay e l’eliminazione dai mondiali di Brasile 2014.