Prandelli: “Qualsiasi cosa dico prendo sberle”. E nessuno parla di vittoria…

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

Cesare Prandelli in conferenza a Cracovia (Lapresse)

CRACOVIA (POLONIA) – Cesare Prandelli il saggio: ”Ho imparato che da ct qualsiasi cosa io dico prendo sberle a destra e sinistra”. Cesare Prandelli il politico: ”Quel che ho detto era abbastanza chiaro, ciascuno lo ha interpretato come voleva. Io parlo con sincerità”. Cesare Prandelli il modesto: ”Sono anch’io molto curioso di vedere se questa squadra saprà fare cose importanti”.

A cinque giorni dall’esordio agli Europei 2012 contro la Spagna, l’Italia di Prandelli è nelle condizioni psicologiche migliori e se ancora nessuno l’ha detto è solo per scaramanzia. Il polverone del calcio scommesse, i carabinieri nel ritiro di Coverciano, l’esclusione di Mimmo Criscito, i sospetti su Leonardo Bonucci e Gigi Buffon: di tutto si è parlato meno che di schemi, passaggio del turno, vittoria finale. Il pensiero di molti è andato all’effetto benefico che l’inchiesta di Calciopoli ebbe sulla truppa Lippi ai mondiali 2006: quando nessuno si aspetta qualcosa di buono da loro, gli azzurri danno il meglio. Confrontare, per credere, il pessimismo che precedette i mondiali 1982 con l’ottimismo che sbattè sui guanti di Goycochea a Italia 90.

In ultimo si è messo Prandelli, che alla maniera di José Mourinho, attira l’attenzione su di sé per far stare tranquilli i suoi giocatori, al riparo dalle polemiche. Come quelle seguite alla sua provocazione sull’eventuale forfait dell’Italia a Euro 2012. Il ct della “nazionale etica” ha furbescamente lanciato lì un “se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei non sarebbe un problema” e ha subito incassato l’incoraggiamento istituzionale del ministro dell’interno, la romanista Anna Maria Cancellieri. Non solo incoraggiamenti, anche un sacco di critiche.

Fa “ben sperare” anche l’umiliante 3-0 subito il 1° giugno nell’amichevole contro la Russia, e il fatto che l’esordio è contro la Spagna campione del mondo e d’Europa: non abbiamo certo il favore del pronostico. Non aver niente da perdere di solito rende le gambe più leggere. Prandelli fa il suo e non si sbilancia: ”Nelle qualificazioni abbiamo fatto un gioco che nessuno poteva immaginare, eravamo contenti: poi sono successe cose impreviste, e a quel punto abbiamo cercato di capire se possiamo essere ancora protagonisti”.

Fra gli imprevisti c’è sicuramente la grandinata di infortuni, che saranno pure un altro vantaggio psicologico ma complicano maledettamente la vita. Ultimo quello di Andrea Barzagli: ”Aspetterò fino all’ultimo Barzagli. E’ troppo importante”, ha detto il Ct. Altrimenti, se azzarderà con la Spagna uno schema con la difesa a tre, “sarà con De Rossi centrale”.