Prandelli: “Ora basta tabù sui gay nel calcio”

Pubblicato il 24 Aprile 2012 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA

Prandelli (La Presse)

ROMA – “L’omofobia è razzismo, è indispensabile fare un passo ulteriore per tutelare tutti gli aspetti dell’autodeterminazione degli individui, sportivi compresi”. Lo scrive il commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli, nella prefazione del nuovo libro di Alessandro Cecchi Paone e Flavio Pagano, “Il campione innamorato. Giochi proibiti dello sport”, edito da Giunti, in libreria da giovedì.

“Nel mondo del calcio e dello sport -continua l’allenatore azzurro- resiste ancora il tabù nei confronti dell’omosessualità, mentre ognuno deve vivere liberamente sè stesso, i propri desideri e i propri sentimenti. Dobbiamo tutti impegnarci per una cultura dello sport che rispetti l’individuo in ogni manifestazione della sua verità e della sua libertà”.

Il libro di Cecchi Paone e Pagano racconta la storia dello sport mondiale attraverso il mondo privato e segreto dei grandi campioni del presente e del passato,chiarendo lo strettissimo legame che esiste fra felicità e infelicità sentimentale e sessuale e successo o insuccesso sportivo. Si tratta di decine e decine di vicende olimpioniche, europee e italiane, perlopiù “sconosciute o artatamente distorte, di campioni e campionesse che hanno vissuto bene o male il loro essere omo e bisessuali, ermafroditi o transessuali, anche a causa di doping forzato”.

Rappresentate tutte le discipline: si va dal tennis al pugilato, dal nuoto ai tuffi, dal rugby al ciclismo, dall’atletica al pugilato. Ma per l’Italia al centro resta ovviamente il calcio, sempre più “a rischio” di svelamento. Tanto che, dice ancora Prandelli, “magari presto qualche calciatore farà coming out”.

”La normalita’ rivoluzionaria di Cesare Prandelli”: cosi’ Alessandro Cecchi Paone, definisce la prefazione che il ct della nazionale ha scritto al libro suo e di Flavio Pagano, ‘Il campione innamorato. Giochi proibiti dello sport’, nei prossimi giorni il libreria. ”Dai primi calci al pallone in parrocchia a oggi – scrive Prandelli nell’introduzione al volume -, non riesco a quantificare le persone che ho incontrato, e mai mi sono posto il problema di come vivessero la loro sessualita’. Sono sicuro che in molti la pensano come me; cio’ nonostante, nel mondo dello sport ancora resiste il tabu’ nei confronti dell’omosessualita”’. Sostiene ancora Prandelli, nell’anticipazione diffusa da Cecchi Paone, che ”ognuno deve vivere liberamente se’ stesso, i propri desideri e i propri sentimenti. Dobbiamo tutti impegnarci per una cultura dello sport che rispetti l’individuo in ogni manifestazione della sua verita’ e della sua liberta”’.

Un invito che nel libro non viene solo dal C.T. della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, ma anche dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Dino Meneghin, che firma la postfazione al volume. ”In queste parole – aggiunge Cecchi Paone all’ANSA – c’e’ la straordinaria umanita’ di Prandelli, che ho incontrato a settembre. L’ho trovato un uomo di incredibile semplicita’, capace di approccio con assoluta al tema di fronte al quale il calcio si chiude a riccio”. Spiega il ct della Nazionale che ”non si e’ mai posto il problema in vita sua in termini discriminati, non si e’ mai chiesto come vivessero la loro dimensione affettiva e sessuale i calciatori. E’ abbastanza rivoluzionario perche’ in Italia da Moggi a Lippi, ad Allegri sono stati in tanti a negare il manifestarsi di un’altra sessualita’ nel calcio. La normalita’ rivoluzionaria di Prandelli irrompe dopo anni di ipocrisia”. Cecchi Paone spiega che ”tutti quelli prima di lui sapevano che nel mondo del calcio ci sono gay e bisessuali, lo sapevano ma hanno ritenuto di negarlo e ancora piu’ crudelmente di nascondersi. Se Prandelli dice che sport e’ il luogo della liberta’ e dell’educazione, dice siate voi stessi e sarete campioni. Gli scandali sono la corruzione delle partite vendute, i calciatori costretti a denudarsi in campo”. La speranza degli autori e’ che il libro ”serva per far capire che tutto questo creare per sconfiggere spazi di liberta’ per tutte le minoranze, come e’ l’omofobia”.