Presidente Figc: al primo voto Tavecchio 60%, non basta. Si va al secondo voto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Agosto 2014 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Presidente Figc: al primo voto Tavecchio 60%, non basta. Si va al secondo voto

Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini (LaPresse)

ROMA, 11 AGO – Carlo Tavecchio non ha raggiunto il 75% dei voti necessario per essere eletto alla prima votazione per il presidente della Figc. Niente di fatto quindi nel primo scrutinio: Carlo Tavecchio ha ottenuto 305,2 (60,2%), Demetrio Albertini 179,68 (35,46%), schede bianche 21,96 (4,33%). Per essere eletto al primo scrutinio uno dei due candidati doveva ottenere i tre quarti dei voti validi.

Al secondo scrutinio il quorum si abbassa ai due terzi dei voti validi (66,66%). La Gazzetta dello Sport ha spiegato nel dettaglio come funziona l’elezione del presidente della Federcalcio:

“Sono 278 i delegati (presidenti di società o loro rappresentanti) che intervengono in rappresentanza delle società della Lega Serie A (20 delegati), della Lega Serie B (21), della Lega Pro (60), della Lega Dilettanti (90), dei calciatori (52), dei tecnici (26) e degli arbitri (9). Ciascun delegato può votare per un solo candidato: in questo caso Carlo Tavecchio o Demetrio Albertini, che hanno presentato la loro candidatura, come da regolamento, entro i 15 giorni precedenti l’Assemblea. Assemblea elettiva che è validamente costituita in prima convocazione (ore 11.30), con la presenza di delegati che rappresentino almeno la metà più uno dei voti e, in seconda convocazione (ore 12), con la presenza di delegati che rappresentino almeno un terzo dei voti (172). Il presidente federale è eletto al primo scrutinio quando un candidato riporti la maggioranza di tre quarti dei voti validi; al secondo scrutinio, invece, quando un candidato riporti la maggioranza di due terzi dei voti validamente espressi. L’elezione avviene invece al terzo scrutinio quando un candidato riporti la maggioranza dei voti”.