Presidenza Fifa, Platini sfida Blatter: “Solo io posso batterlo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2014 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA
Presidenza Fifa, Platini sfida Blatter: "Solo io posso batterlo" (LaPresse)

Presidenza Fifa, Platini sfida Blatter: “Solo io posso batterlo” (LaPresse)

ROMA – Michel Platini non dice se nel 2015 sarà della partita per la presidenza Fifa. Ma intanto ‘le roi’ si incorona e attacca: “Solo io posso sconfiggere Blatter“.

E bacchetta politici ed intellettuali che invitano a boicottare l’Europeo del 2018, in Russia, come ritorsione per l’invasione della Crimea: “Ne ho piene le scatole. Questa è gente che in genere non si interessa di sport”.

Il numero 1 della Uefa, da Astana (Kazakhstan), dove si sta svolgendo il 38/o Congresso dell’organismo europeo, ripete che scioglierà la riserva sulla scalata alla Fifa “dopo il Mondiale” in base all’esito degli “incontri con i responsabili delle federazioni europee”.

Nemmeno l’attuale capo della Federcalcio mondiale, 78 anni, in sella ormai da 16, ha ufficializzato la ricandidatura (svelerà i suoi piani prima del Congresso di San Paolo del 10-11 giugno), ma nessuno crede che sia rassegnato ad uscire di scena. Al momento l’unico candidato ufficiale resta Jerome Champagne. Comunque, assicura Platini, la sua decisione non dipende da quello che farà Blatter. Contro di lui, però, ha lanciato un siluro parlando della proprietà dei giocatori da parte di terzi. Platini ha citato fondi e “società opache che hanno sede in paradisi fiscali e sono controllate da intermediari sconosciuti o da fondi di investimento”.

“E’ una prassi che mi preoccupa particolarmente e della quale non voglio più essere complice. Da anni ammonisco che questa pratica, sempre più diffusa, rappresenta un pericolo per il calcio e ne danneggia l’immagine, a lungo andare minaccia le finanze dei club e solleva addirittura interrogativi sulla dignità umana”. Presidente Blatter, ha aggiunto, “bisogna avere il coraggio di affrontare il problema”.

“Ci sono giocatori che non controllano più le proprie carriere – si è indignato Platini – e vengono trasferiti ogni anno per generare introiti a beneficio di individui anonimi, il cui unico obiettivo è quello di mettere le mani sul denaro”.

Riferimento che richiama la vicenda Neymar, costata le dimissioni di Sandro Rosell da presidente del Barcellona ed il rinvio a giudizio del club catalano. Per il cartellino del brasiliano al Santos sono andati 17,1 milioni di euro. Altri 40, per un totale di 57,1 milioni, il Barcellona li ha versati alla ‘N&N’, società del padre e della madre del giocatore che nulla ha a che fare con il Santos. Altro potenziale motivo di scontro tra Blatter e Platini potrebbe essere la creazione, annunciata oggi dalla Uefa, della Nations League. Si tratta di un torneo – al quale parteciperanno le 54 nazionali europee ripartite in quattro divisioni – che si aggiungerà negli anni dispari all’Europeo. L’obiettivo è eliminare gran parte delle amichevoli ed assegnare un posto a Euro-2020 con una “final four” nel 2019.

“Dobbiamo tornare alle nostre radici – ha aggiunto Platini da Astana – Agli obiettivi di chi, 60 anni fa, creò la Uefa: far crescere il calcio in tutto il continente e fare in modo che più persone possibili traessero vantaggio dal suo ruolo nella società”. Per questo il presidente ha annunciato l’inaugurazione di un nuovo programma scuole calcio per giovani promettenti e la nascita di una fondazione Uefa per i bambini.