Processo calciopoli, diretta: “Trascrivere altre 75 telefonate”

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

Processo Calciopoli

La difesa dell’ex dg della Juve, Luciano Moggi, ha chiesto alla nona sezione del Tribunale, davanti alla quale è ripreso il processo di Calciopoli, che disponga la trascrizione di 75 telefonate che erano ‘inedite’ e che sono state esaminate dai proprio consulenti. Le telefonate si riferiscono a conversazioni con indagati, tra i quali gli ex designatori Bergamo e Pairetto da parte di diversi dirigenti di società di calcio. La questione è stata illustrata dall’avvocato Maurilio Prioreschi che insieme con l’avvocato Paolo Trofino assiste Moggi. La difesa ha chiesto altresì l’acquisizione di circa 3.000 ‘contatti’ telefonici con indagati da parte di dirigenti di società (si tratta dei contatti ricavati dai tabulati anche relativi ai centralini dei club calcistici).

Il Tribunale ha invitato quindi la difesa di Moggi a produrre il materiale per la prossima udienza. In tal modo anche il pubblico ministero avrà modo di esaminare e valutare gli atti indicati dai legali. In apertura di udienza, prima di convocare in Aula il colonnello Attilio Auricchio per il controesame, il legale di Moggi, Prioreschi ha avanzato la richiesta sulle telefonate ritenute “rilevanti ai fini delle esercizio della difesa”. A giudizio del difensore dalle telefonate, diversamente da quanto ritennero i pm, si evince che “pranzi e cene li facevano tutti, incontri con i designatori li facevano tutti, di griglie parlavano tutti”.

La decisione di acquisire le telefonate appare comunque scontata. Il presidente del collegio, Teresa Casoria, ha ricordato infatti una precedente ordinanza del maggio dello scorso anno nella quale il Tribunale diceva che la difesa poteva indicare anche altre telefonate, qualora le ritenesse significative per la loro trascrizione.

“ANCHE FACCHETTI PARLAVA DI GRIGLIE” – Anche l’allora presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti, parlava di griglie arbitrali. Nel corso dell’udienza lo ha sottolineato l’avvocato Paolo Trofino, uno dei legali di Moggi, in una domanda fatta al colonnello dei carabinieri, Attilio Auricchio, che ha condotto le indagini su Calciopoli. L’avvocato Trofino ha citato una telefonata, che non appartiene a quelle già trascritte e contenute nelle informative, del 26 novembre 2004 in cui il dirigente nerazzurro conversa con l’ex designatore Paolo Bergamo. Facchetti: “E allora per domenica?”. Bergamo: “Facciamo un gruppo di internazionali così non rischiamo niente”. Facchetti: “Va bé, metti dentro Collina”. Il penalista ha chiesto al testimone perché questa telefonata non fosse stata considerata dagli investigatori. “La conversazione tra Bergamo e Facchetti – ha replicato Auricchio – é stata registrata e trascritta ma non è nell’informativa perché non è stata considerata investigativamente utile”.

MOGGI IN TRIBUNALE, OGGI FACCIO PARLARE AVVOCATI – Moggi al suo ingresso nel Palazzo di Giustizia è stato accolto dall’incoraggiamento di alcuni tifosi bianconeri. L’ex dg della Juve non si è fermato con i cronisti: “Non parlo – ha detto – parleranno solo i miei avvocati. E poi – ha scherzato – ho un po’ di raucedine e non posso sforzare la gola”.

LIPPI, SAPPIAMO TUTTI COME E’ FINITA 4 ANNI FA… – “Le nuove vicende di Calciopoli? E’ un argomento che non mi interessa e non ne parlo”. Così il commissario tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sugli ultimi sviluppi di Calciopoli. Il ct azzurro, intervenuto in mattinata a un seminario sugli sport di squadra organizzato dal Coni, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha spiegato di non voler affrontare l’argomento ma poi, sorridendo, ha aggiunto: “Non ne parlo ma tutti sappiamo come alla fine sono andate le cose quattro anni fa…”. Il riferimento è alla vittoria in Germania nel 2006 proprio dopo lo scandalo di Calciopoli. “Ma quella vicenda non ha influito sul nostro mondiale – ha poi aggiunto Lippi tornando serio – E’ stato merito dei ragazzi e della loro voglia”.