Riciclaggio: Marco Iorio chiese l’aiuto di Fabio Cannavaro, i verbali

Pubblicato il 14 Novembre 2011 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Cannavaro (foto LaPresse)

NAPOLI – L’imprenditore Marco Iorio, arrestato nei mesi scorsi perchè ritenuto il promotore di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro della camorra, chiese all’ex capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro di intestarsi fittiziamente il 25 per cento delle quote di una società. E Cannavaro accettò. E’ ciò che emerge dai verbali delle dichiarazioni rese dal calciatore lo scorso luglio ai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandalo. Verbali riportati da Repubblica.

Cannavaro ricostruisce gli investimenti in comune con Iorio nel ristorante “I re di Napoli”: “Attraverso il pagamento di 200 mila euro in assegni circolari il 9.02.2005 ho rilevato il 45% della società Sveva s.r.l. come da contratto che produco in copia informatica privo di sottoscrizione”. E ancora: “Sebbene il mio commercialista abbia fatto riferimento quale partecipazione reale solo al 10%, in realtà la mia quota reale è del 20%. Tanto dovrebbe risultare dalla procura a vendere la quota del 25% che contestualmente fu fatta in favore di Marco Iorio e che tuttavia allo stato non è in copia nella mia disponibilità”.

“Fu Marco Iorio – ha raccontato Cannavaro ai magistrati – a chiedermi la cortesia di intestarmi quel 25% in più e mi spiegò che tanto si rendeva necessario in quanto aveva problemi familiari e con altri soci. Non entrò nei particolari nè io feci altre domande. L’intesa era nel senso che di lì a poco avrebbe provveduto ad intestarsi quelle quota, ma poi le cose sono rimaste così e d’altra parte, come ho già dichiarato, non ho mai personalmente seguito questi affari. E’ stata dunque una cortesia personale fatta ad una persona che non potevo mai immaginare potesse essere quella che appare oggi per effetto delle indagini che state portando avanti. Si consideri che all’epoca avevo contratti per circa dieci milioni di euro all’anno e, quindi, a questa partecipazione ho prestato poca attenzione”.