Mano di Samir, arbitro consulta VAR ma non assegna rigore al Milan

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 25 Agosto 2019 - 20:02 OLTRE 6 MESI FA
Rigore Udinese Milan Samir var mano involontaria

Il fermo immagine di Sky Sport che mostra il tocco con la mano di Samir nell’area di rigore dell’Udinese nel corso della partita contro il Milan

UDINE – Fino a questo momento sono state disputate solamente tre partite di Serie A ma le polemiche per gli arbitraggi e per le decisioni del VAR già impazzano su tutti i social network. Dopo il gol annullato a Cristiano Ronaldo per una questione di millimetri in Parma-Juventus, ed i rigori (dati e non dati) di Fiorentina-Napoli, ecco gli episodi di Udinese-Milan

L’arbitro Pasqua ha consultato due volte il VAR nel corso dell’anticipo della domenica della prima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A. Nella prima circostanza, ha fatto ricorso alla tecnologia per vederci chiaro su un tocco di Castillejo nel primo tempo. L’arbitro Pasqua, dopo un lungo consulto con la stanza del VAR tramite il silent check, ha stabilito che la sua deviazione era fuori area e per questo motivo non ha assegnato il calcio di rigore all’Udinese. 

L’arbitro Pasqua ha dovuto consultare il VAR anche nella ripresa per fare chiarezza su un tocco con la mano di Samir nell’area di rigore dell’Udinese. In questo caso la decisione dell’arbitro non è stata per niente semplice ed il colloquio con i suoi assistenti presenti davanti ai monitor della stanza del var è stato piuttosto lungo. Alla fine, l’arbitro Pasqua ha deciso di non assegnare il calcio di rigore al Milan tra le proteste generali dei calciatori rossoneri. 

Ecco perché l’arbitro non ha assegnato il rigore al Milan. 

Guardando le immagini, sembra probabile che l’arbitro non abbia concesso il calcio di rigore al Milan optando per l’involontarietà del tocco di Samir. In effetti il calciatore dell’Udinese non è partito con l’intenzione di fermare il pallone con la mano, se lo è visto arrivare all’ultimo istante e non ha potuto fare altro che colpirlo ma nelle sue intenzioni iniziali c’era l’obiettivo di respingere la sfera con un colpo di testa.