Rio 2016, Cio non esclude Russia da Olimpiadi: decideranno singole federazioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2016 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Rio 2016, Cio non esclude Russia da Olimpiadi: decideranno singole federazioni

Rio 2016, Cio non esclude Russia da Olimpiadi: decideranno singole federazioni

ROMA – Il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) non vieterà alla Russia di partecipare ai Giochi di Rio e non ha sospeso il Comitato Olimpico russo. E’ questa la decisione presa dal Cio in merito allo scandalo doping che ha investito lo sport di Mosca.

La decisione di consentire agli sportivi russi di partecipare alle Olimpiadi sarà prese dalle singole federazioni sportive internazionali.

Ad esempio quella di atletica (Iaaf), potrà ‘pescare’ caso per caso gli atleti ritenuti idonei. Giovedì scorso il Tas di Losanna aveva respinto il ricorso di 68 atleti russi che avevano fatto domanda per partecipare ai Giochi nonostante la sospensione della federatletica russa per mano della Iaaf, in seguito allo scandalo doping. Il giorno prima, il Comitato Olimpico Russo (Roc) aveva presentato un elenco di 387 atleti, di 30 discipline sportive, scelti per l’appuntamento a cinque cerchi.

“Si è a lungo dibattuto su questo argomento”, ha spiegato il presidente Thomas Bach. IL comitato olimpico russo non potrà comunque portare in Brasile atleti, di qualsiasi disciplina, che in passato siano stati sospesi per doping, anche se hanno interamente scontato la pena. Per questo motivo non potrà partecipare ai giochi Yulia Stepanova, l’ottocentista russa, grazie alle cui rivelazioni è venuto allo scoperto tutto lo scandalo del doping russo per la sua positività nel 2013. Sarà così la saltatrice Darya Klishina l’unica atleta russa che gareggerà nell’atletica in quanto vive e si allena negli Usa.

Il Cio ha anche precisato che coloro che andranno verranno sottoposti a rigorosi controlli “in competizione e fuori”. “Siamo stati guidati dal principio fondamentale della Carta Olimpica – ha detto Bach -, che protegge gli atleti puliti e l’integrità dello sport. Bisogna comunque distinguere tra responsabilità collettive e individuali”.