Rio 2016, la moda del cupping: Michael Phelps e gli atleti coi “succhiotti” FOTO

di Alessio Rossini
Pubblicato il 9 Agosto 2016 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA

Alle Olimpiadi di Rio 2016 avrete notato Michael Phelps e altri atleti con dei cerchi rossi sulla pelle, una sorta di maxi succhiotti. È una moda, come quella che andava forte un paio di decenni fa: i cerotti sul naso. Dai cerotti ai succhiotti, anzi alle coppette, perché quei cerchi rossi sulla pelle sono l’esito del “cupping” una tecnica della medicina cinese (senza controprova scientifica sulla sua efficacia) per aiutare il flusso del sangue nelle zone più sollecitate dallo sforzo e quindi più doloranti.

Nel caso dei nuotatori, come Michael Phelps o come Natalie Coughlin, il cupping viene praticato nella zona torace-spalle-schiena-braccia. Il cupping è diventato popolare negli Stati Uniti grazie ad alcune celebrità del cinema come Gwyneth Paltrow o Jennifer Lopez. Spiega Focus (via Dagospia):

Antica forma di medicina cinese – si stima possa risalire al 3.000 a.C. sebbene le prime testimonianze certe risalgono al II secolo d.C.

La tecnica prevede la formazione di una zona di bassa pressione all’interno di coppette di vetro che vengono applicate sulla pelle per curare varie forme di dolore; non ha solide basi scientifiche ed è diffusa in molte parti del mondo.

Ma come si forma questo “vuoto”? Si può procedere in due modi: o attraverso il calore di una fiamma o meccanicamente. Il primo metodo è il più antico e l’unico utilizzato fino a qualche anno fa e consiste nell’introduzione nella coppetta di un fiammifero acceso per alcuni decimi di secondo, in modo da determinare la fuoriuscita dell’aria formando appunto un vuoto, dopodiché si applica immediatamente la coppetta sulla cute.

Utilizzando invece il metodo più moderno, è necessario disporre di un apposito strumento meccanico da applicare alla coppetta mediante una valvola; una volta fissata sulla pelle, si aziona la leva dello strumento per attirare l’aria contenuta all’interno della coppetta creando così il vuoto. In tal modo la cute viene attirata nella coppetta (come ben si vede nella foto qui sotto) e la sua risalita è tanto maggiore quanto più si agisce sulla leva dello strumento. Quando la coppetta è fissata alla cute, si stacca lo strumento dalla coppetta lasciando questa sulla pelle per il tempo stabilito.

Le coppette sono realizzate in vetro o ceramica o ancora bambù, hanno un diametro di circa 5 centimetri e vengono applicate solo in determinate zone della cute. L’effetto terapeutico è efficace solo contro il dolore (soprattutto dopo una botta o dopo colpi di freddo).