Rio 2016, Tania Cagnotto: ultimo tuffo prima del matrimonio

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Agosto 2016 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA
Rio 2016, Tania Cagnotto: ultimo tuffo prima del matrimonio

Rio 2016, Tania Cagnotto: ultimo tuffo prima del matrimonio

RIO DE JANEIRO – Tania Cagnotto, chiusura da star: per la tuffatrice altoatesina quella di Rio 2016 è l’ultima Olimpiade. L’ultima prima del ritiro e prima del grande passo: il matrimonio con Stefano Parolin, commercialista e skipper, che avverrà il 24 settembre all’Isola d’Elba.

In Brasile, intanto, la sua metà è Francesca Dallapè, l’amica con cui dal 2009 divide trampolino, gioia, lacrime, e con la quale si tufferà domenica 7 agosto.

Per Tania è la quinta Olimpiade, l’ultima “per chiudere in bellezza”. Soprattutto dopo i due podi mancati di un soffio quattro anni fa a Londra. “Sto vivendo questi Giochi in maniera meno stressante – racconta la bolzanina in una pausa dopo gli allenamenti nella piscina di Rio – a Londra tutti si aspettavano il risultato, e arrivò quella delusione. Così forte che pensai di smettere: ma sono contenta di non averlo fatto, così non avrei battuto le cinesi e vinto il primo titolo mondiale”.

Il successo a Kazan un anno fa “mi ha trasmesso una forza nuova” perché il gradino più alto del podio in una prova iridata sembrava obiettivo irraggiungibile. E invece è arrivato a 30 anni, anche se da 1 metro, disciplina non olimpica. Qui a Rio l’azzurra, collezionista di medaglie, tra ori europei e podi mondiali, vorrebbe proprio togliersi la soddisfazione a cinque cerchi.

“Il sincro è sicuramente la gara su cui puntiamo di più – ammette la Cagnotto – certo avrei preferito cominciare con la prova individuale, che non è secca su una giornata come il sincro, e potevo ambientarmi meglio. Comunque l’impianto mi piace, è vero, è scoperto, ed è la prima volta ad una manifestazione importante, e il meteo rappresenta un’incognita e potrebbe influire sul risultato. Ma a Bolzano abbiamo fatto un test con Francesca, il tempo era brutto ma è andata bene”.

A Rio stavolta niente villaggio, le tuffatrici sono in albergo “volevamo evitare distrazioni, ci serviva una preparazione importante dal punto di vista mentale su prestazione, aspettative e risultato”. Il 14 agosto poi ci sarà la prova individuale dai tre metri, e di nuovo quella sfida per il podio che a 31 anni la consacrerebbe tra le più grandi. Lasciando il grande amore sportivo, e facendo largo a quello della vita: Stefano Parolin.