Rocchi, Concetto Lo Bello e Collina: arbitri che chiedono scusa quando sbagliano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Ottobre 2014 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA
Rocchi, Concetto Lo Bello e Collina: arbitri che chiedono scusa quando sbagliano

Rocchi, Concetto Lo Bello e Collina: arbitri che chiedono scusa quando sbagliano

ROMA – Rocchi, Concetto Lobello e Collina: arbitri che chiedono scusa quando sbagliano. Ascoltare un arbitro che chiede scusa è un evento. Rarissimo, se si pensa che le scuse di Gianluca Rocchi per i pasticci in serie nella partita-clou Juventus-Roma di dieci giorni fa hanno due soli precedenti nella lunga storia del campionato di serie A.

Guarda l’intervista

Il primo fu Concetto Lo Bello, padre di Rosario figlio d’arte, detto il Tiranno per il piglio con cui dirigeva, sanzionava, estraeva cartellini. Era il 20 febbraio 1972, Milan-Juventus. Commentando la moviola (c’era da appena tre anni) alla Domenica Sportiva, accanto a un giovane Bruno Pizzul, disse che sì, il fallo di Morini su Bigon era da rigore. L’impomatato e autoritario Lo Bello ammise di essersi sbagliato a non concederlo, il Milan era stato penalizzato contro la Juventus: ammissione che non servì a nulla (la Juventus alla fine vinse il campionato grazie a quella sconfitta mancata), ma fece onore all’arbitro tutto d’un pezzo.

Pierluigi Collina, per anni il pelato italiano più conosciuto del mondo (era il fuoriclasse degli arbitri), fece di più: si scusò direttamente in campo. Marzo ’97, si gioca al Meazza Inter-Juventus: nei primi minuti Ganz, lanciato solo davanti al portiere sembra in fuorigioco prima si fa respingere da Peruzzi, poi mette dentro.

Il guardalinee resta immobile: Collina indica il centro del campo, convalida. Qualche istante dopo ci ripensa. Comunica al capitano dell’Inter Bergomi che ha cambiato decisione, quindi prende e si dirige verso la buca dove è seduta la panchina dell’Inter: si inginocchia quasi, spiega il perché del ripensamento all’allenatore Hodgson e a Facchetti. Stretta di mano, scuse accettate.