Roland Garros, Martina Trevisan si arrende a Coco Gauff. Sconfiggere l’anoressia la sua finale, si rifarà

Martina Trevisan sconfitta in semifinale al Roland Garros

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2022 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA
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Martina Trevisan (Ansa)

Roland Garros, Martina Trevisan si arrende a Coco Gauff. Si ferma in semifinale il cammino di Martina Trevisan al Roland Garros.

Roland Garros, Martina Trevisan si arrende a Coco Gauff

L’azzurra, per la prima volta tra le prime quattro di un torneo dello slam, è stata sconfitta in due set dalla statunitense Cori ‘Coco’ Gauff, col punteggio di 6-3, 6-1. In finale la 19enne n.23 al mondo affronterà la n.1, la polacca Iga Swiatek.

Peccato e comunque complimenti vivissimi per un’altra interprete del rinascimento italiano nel tennis di primo livello. Saprà rifarsi Martina. Una che ha sconfitto i demoni dell’anoressia ha già vinto, ci proverà ancora.

E’ bella, nel senso di utile e incoraggiante, la storia di come ha sconfitto questo disturbo alimentare subdolo e insidioso.

“Martina Trevisan ha vinto sull’anoressia, si è curata” spiega all’Adnkronos Salute Fabiola De Clerq, scrittrice, fondatrice e presidente dell’Associazione bulimia anoressia (Aba).

“Martina Trevisan ha vinto sull’anoressia, si è curata”

“E quando si guarisce, si guarisce completamente. Questa ragazza ha avuto la capacità di uscirne. Serve una terapia in grado di curare le cause psicologiche, la parte sommersa della malattia. Si può tornare ad avere un corpo performante, una testa performante”.

Martina, poi, “è una sportiva professionista, non è una che si fa una corsetta nel parco la mattina. E’ una ragazza che deve mettere alla prova il suo corpo in modo agonistico, si deve allenare tutti i giorni, non saltare mai.

E ha necessariamente un rapporto complesso con il suo corpo, che è la sua forza e la sua debolezza. Per uscire dall’anoressia ci è voluta sicuramente una grande forza di volontà per guarire fino in fondo”. Per Declerq “è un importante esempio di come ci si possa lasciare alle spalle questa malattia”.