Roma. James Pallotta vuol giocare una partita al Colosseo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2018 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
James Pallotta rilancia: fate giocare la Roma al Colosseo

Roma. James Pallotta vuol giocare una partita al Colosseo

ROMA – James Pallotta, il presidente americano della Roma, ha rilanciato la proposta di giocare una partita di calcio al Colosseo.

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Ci riprova, è meglio dire, perché finora l’idea di un kolossal sportivo (aveva pensato anche al Circo Massimo) nell’arena più famosa del mondo era stata respinta senza troppi complimenti dal ministro dei Beni Culturali Franceschini, troppi i rischi per l’anfiteatro Flavio, monumento simbolo dell’antichità romana.

“Abbiamo fatto un’offerta per il Colosseo, ma non siamo riusciti a raggiungere un accordo. Non può volare… Non mi rendevo conto di quanto fosse grande. Il Colosseo è enorme, ma il nostro stadio non ci starebbe dentro”.

Pallotta insiste, essendo forse il primo a non fidarsi troppo degli ultimi sospirati sì delle amministrazioni pubbliche alla costruzione del nuovo stadio giallorosso che sorgerà a Tor di Valle (“è ancora tutto in divenire”), magari spera che una singola partita, lui sogna il Barcellona, potrebbe rappresentare un tale evento di risonanza mondiale da consentire un ritorno super-remunerativo vendendo i diritti tv. A sorpresa, ma non c’è il riscontro dal Campidoglio, l’amministrazione Raggi ha mostrato più interesse del ministro.

“Ci piacerebbe un giorno organizzare un evento benefico, ad esempio un Roma-Barcellona. Ci piacerebbe avere un campo più piccolo per un evento in cui raccogliere fondi per i ragazzi del settore giovanile. Dal Comune mi hanno detto che gli piacerebbe fare qualcosa del genere”.

“Basti pensare al mercato pay-per-view, con una gara con Barcellona e Roma che giocano un’amichevole all’interno del Colosseo – dice ancora Pallotta -. Penso che sarebbe qualcosa di fantastico, con decine di migliaia di persone in tutto il mondo che pagherebbero una piccola somma per vederla. Alcuni dei soldi potrebbero essere destinati come fondi per i monumenti, ma il resto andrebbe in fondazioni per i bambini”. Poteva aggiungere, “al mio segnale, scatenate l’inferno”, come il Russell Crowe del Gladiatore.